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Autore principale: Mariotti, Mario
Il Calcio Catania S.p.A., meglio noto come Catania, è una società calcistica italiana con sede nella città di Catania. Milita in Serie C. Nel 1953-1954 il club fu promosso per la prima volta in Serie A, categoria di cui ha disputato 17 campionati, ottenendo come migliore piazzamento l'ottavo posto nel 1960-1961, 1963-1964, 1964-1965 e 2012-2013. Il Catania figura al 23º posto nella classifica perpetua della Serie A e al 14º posto nella classifica perpetua della Serie B. Per tradizione sportiva è la quinta squadra più importante del Meridione, nonché, con circa 600 000 tifosi, la 12ª squadra più seguita d'Italia. Ha vinto un campionato di Prima Divisione, un campionato di Serie B e sei campionati di Serie C. Altri risultati di rilievo sono la finale della Coppa delle Alpi 1964 e la semifinale della Coppa Italia 2007-2008. È stato uno degli otto club che rappresentò la FIGC nella Coppa delle Alpi 1960 vinta dalla Federazione italiana.
Le mani sporche è un'opera teatrale del 1948, scritta da Jean-Paul Sartre. Fra tutte le sue opere teatrali questa è stata la più discussa e contrastata a causa del suo contenuto politico, dei problemi sollevati, della strumentalizzazione di cui essa fu oggetto. La vicenda narrata, seppur trasposta in un mondo fittizio, è ispirata dall'assassinio di Lev Trockij da parte del suo segretario Ramón Mercader, agente stalinista.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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