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Mephisto è un film del 1981 diretto da István Szabó, tratto dall'omonimo romanzo di Klaus Mann, a sua volta ispirato alla figura dell'attore e regista teatrale e cinematografico Gustaf Gründgens, amico e poi cognato dello stesso Mann, che, a seguito dell'ascesa al potere dei nazisti, abbandonando i suoi giovanili ideali di sinistra, abbracciò opportunisticamente l'ideologia del neonato regime, in modo tale d'accattivarsene le simpatie e ricavarne dunque ragguardevoli vantaggi lavorativi, oltreché personali. Presentato in concorso alla 34ª edizione del Festival di Cannes, vinse il premio per la miglior sceneggiatura e il Premio FIPRESCI. L'anno successivo, vinse il Premio Oscar per il miglior film straniero.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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