Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Martellini, Luigi
Serie: Il castoro [La Nuova Italia] ; 172
Serie: Il castoro letteratura ; 172
Franco Matacotta (Fermo, 11 ottobre 1916 – Genova, 1º maggio 1978) è stato un poeta, giornalista e insegnante italiano. Viene ricordato soprattutto per la sua relazione sentimentale con la scrittrice Sibilla Aleramo. Franco Matacotta è stato tra i più importanti poeti del novecento secondo poeti, critici e storici della letteratura come Francesco Flora, Giacomo Debenedetti, Carlo Bo, Giuliano Manacorda, Alfredo Luzi, Franco Fortini e Antonio Porta.
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta "Rina" (Alessandria, 14 agosto 1876 – Roma, 13 gennaio 1960), è stata una scrittrice, poetessa e giornalista italiana.
Dino Carlo Giuseppe Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932) è stato un poeta italiano.
Eugenio De Signoribus (Cupra Marittima, 11 marzo 1947) è un poeta italiano. Già redattore della rivista "Marka", ha diretto dal 1992 al 1996 "Hortus.Rivista di arte e poesia", e ha fondato nel 1998 "Istmi", che cura insieme con Enrico Capodaglio e Feliciano Paoli. Dal 1997 cura altresì, in qualità di direttore letterario, i Quaderni della Luna, periodico di letteratura e arte incisoria, stampato presso la Tipografia Grafiche Fioroni di Casette d'Ete dall'Associazione Culturale La Luna, di cui è stato uno dei fondatori insieme all'artista incisore fermano Sandro Pazzi. Riconoscimenti: Premio Montale (per Case perdute e per Istmi e chiuse), Premio Cittadella (per Altre educazioni), Premio Lerici-Golfo dei poeti e Franco Matacotta (per Istmi e chiuse), Premio Biella e Lerici-Pea (per Principio del giorno), i Premi Dino Campana, Frascati e Carducci (per Ronda dei conversi), il Premio Viareggio (per Poesie 1976-2007), i Premi Dessì e Brancati-Zafferana (per Trinità dell'esodo).
Alvaro Valentini (Fermo, 1924 – Fermo, 1996) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e italianista italiano.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
Record aggiornato il: 2021-11-25T03:31:19.386Z