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Autore principale: Gosudarstvennyj Ermitaz
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: eng, Paese:
Svariate fonti hanno dedicato molto spazio all'arte nella Germania nazista (1933 - 1945). Dopo essere diventato dittatore nel 1933, Adolf Hitler sfruttò pesantemente il potere della legge per diffondere in tutta la Germania la sua personale visione artistica. Nel caso della Germania, il modello doveva essere l'arte classica greca e romana che, secondo Hitler, incarnavano esteriormente un ideale razziale interiore ed era comprensibile all'uomo medio. Quest'arte doveva essere romantica ed eroica. I nazisti disprezzavano la Repubblica di Weimar e la sua cultura e da tale ragione scaturì la scelta dei nazisti di adottare un'estetica conservatrice e propagandistica.
La pittura del Secolo d'oro olandese o pittura barocca olandese si sviluppò durante un periodo della storia olandese (appunto il cosiddetto "Secolo d'oro") che abbraccia grosso modo tutto il XVI secolo, durante e dopo la parte successiva della guerra degli ottant'anni (1568–1648) per l'indipendenza olandese. La nuova Repubblica olandese era la nazione più prospera d'Europa e guidava il commercio, la scienza e l'arte europei. Le province neerlandesi settentrionali che componevano il nuovo stato erano state tradizionalmente centri artistici meno importanti delle città delle Fiandre a sud. Le sollevazioni e i trasferimenti su larga scala della popolazione della guerra, nonché la rottura netta con le vecchie tradizioni culturali monarchiche e cattoliche, significavano che l'arte olandese doveva reinventare sé stessa. La pittura di soggetti religiosi crollò nettamente, ma crebbe un nuovo grande mercato per tutti i tipi di soggetti secolari. Sebbene la pittura olandese del Secolo d'oro sia inclusa nel generale periodo europeo della pittura barocca, e spesso mostri molte delle sue caratteristiche, la maggior parte manca dell'idealizzazione e dell'amore dello splendore tipico di gran parte dell'opera barocca, inclusa quella delle vicine Fiandre. La maggior parte dell'opera, inclusa quella per la quale il periodo è più noto, riflette le tradizioni del realismo dettagliato ereditato dalla prima pittura neerlandese. Una caratteristica distintiva del periodo è la proliferazione di distinti generi di dipinti, con la maggioranza degli artisti che producono il grosso della loro opera all'interno di una di queste. Il pieno sviluppo di questa specializzazione si vede dalla fine degli anni 1620, e il periodo da allora fino all'invasione francese del 1672 è il nucleo della pittura del Secolo d'oro. Gli artisti trascorrevano la maggior parte delle loro carriere dipingendo solo ritratti, scene di genere, paesaggi di terra, paesaggi di mare e navi, o nature morte, e spesso un particolare sottotipo all'interno di queste categorie. Molti di questi tipi di soggetto erano nuovi nella pittura occidentale, e il modo in cui gli Olandesi li dipingevano in questo periodo fu decisivo per il loro futuro sviluppo.
La Collezione Gurlitt era una raccolta di circa 1.500 opere d'arte ottenute dal defunto mercante d'arte tedesco Hildebrand Gurlitt (1895-1956) che passò dapprima a sua moglie Helene e, in seguito alla morte di quest'ultima, al figlio Cornelius Gurlitt, deceduto nel 2014. La collezione salì agli onori della cronaca nel 2013. Le indagini, compiute da parte dei funzionari di Augusta in relazione alle accuse di evasione fiscale (sospetto rivelatosi poi falso) nei confronti di Cornelius Gurlitt, portarono al sequestro di una collezione di 1406 quadri di grande valore (i media annunciarono la sensazionale scoperta come il bottino del nazista). Le ipotesi degli inquirenti si basavano sulla possibilità che il mercante d’arte Hildebrand Gurlitt (padre di Cornelius), avesse occultato opere d’arte trafugate o acquisite in dubbie circostanze durante la seconda guerra mondiale e il periodo precedente alla Germania nazista. Gurlitt ritenendo di essere il legittimo proprietario delle opere oppose ricorso, pur accettando che la collezione rimanesse negli uffici del Procuratore al fine di identificare la presenza di eventuali opere saccheggiate durante l'era nazista. Nell’anno successivo il 2014, le opere vennero restituite a Gurlitt il quale muore lasciando in eredità tutte le sue proprietà al Kunstmuseum di Berna (Svizzera) che, nel novembre dello stesso anno, accetta la donazione con riserva per le opere sospettate di essere state saccheggiate (la provenienza di una buona parte delle opere è ancora oggi oggetto di indagine). Cornelius risultava legalmente proprietario di tutte le opere e sebbene le rivendicazioni legali sulle opere potenzialmente trafugate si prescrivono dopo 30 anni, accettò di restituire volontariamente agli eredi delle famiglie interessate, le opere saccheggiate. Disposizione portata avanti dagli attuali custodi della collezione. A oggi sono stati restituiti cinque pezzi, tra cui opere di Henri Matisse, Max Liebermann, Carl Spitzweg, Camille Pissarro e Adolph von Menzel, mentre un accordo di partecipazione agli utili è stato raggiunto con l'erede di un'altra famiglia per un lavoro di Max Beckmann prima della sua vendita nel 2011. La collezione contiene, tra i tanti, esemplari di vecchi maestri, dipinti impressionisti, cubisti ed espressionisti, disegni e stampe di artisti come Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri Matisse, Eugène Delacroix, Henri de Toulouse-Lautrec, Franz Marc, Marc Chagall, Édouard Manet, Camille Pissarro, Auguste Rodin, Otto Dix, Edvard Munch, Gustave Courbet, Max Liebermann, Wassily Kandinsky e Paul Klee, nonché opere di membri della famiglia Gurlitt che erano essi stessi degli artisti.
Il Belgio, ufficialmente Regno del Belgio, è uno Stato federale retto da una monarchia parlamentare (denominazione nelle lingue ufficiali: Koninkrijk België in lingua olandese, Royaume de Belgique in lingua francese, Königreich Belgien in lingua tedesca). È uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa occidentale. Confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-ovest con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul mare del Nord. Situato al confine tra l'Europa germanofona e l'area linguistica e culturale romanza, il Belgio è diviso in tre regioni. A settentrione le Fiandre, di lingua olandese, comprendono circa il 58% della popolazione totale. Nel mezzo è situata la regione della città di Bruxelles, Bruxelles-Capitale che è ufficialmente bilingue, sebbene sia prevalentemente francofona, e nella quale risiede il 10% della popolazione. A sud la Vallonia comprende il 32% della popolazione complessiva nazionale, prevalentemente francofona con l'eccezione di una piccola comunità, ai confini con la Germania, la Comunità germanofona del Belgio di lingua tedesca, che comprende i comuni ceduti dalla Germania al Belgio nel 1919 e annessi alla Germania nazista nel 1940-1945. È stato tra i fondatori dell'Unione europea e la capitale Bruxelles è sede di varie istituzioni comunitarie.
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