Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Babetto, Giampaolo <1947- >
Pubblicazione: Prato : Gli Ori, [2002]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I gioielli (Les Bijoux) è un racconto di Guy de Maupassant, facente parte della raccolta di racconti Chiaro di luna (Clair de lune) del 1883.
I Gioielli della Regina (detti anche Gioielli del Re, quando il monarca è un uomo) sono la storica collezione di gioielli di proprietà personale del monarca, attualmente la regina Elisabetta II Questi sono separati dai gioielli della Corona inglese come pure dalle regalie di Stato. L'origine di una collezione di gioielli reale distinta a quella della Corona è vaga, anche se si ha ragione di credere che tale tradizione abbia avuto origine nel XVI secolo. Molti pezzi di gioielleria provengono dall'estero e sono stati portati nel Regno Unito come risultati di guerre civili, colpi di stato e rivoluzioni, oppure acquisiti come doni dal monarca. Gran parte dei gioielli oggi parte della collezione della regina Elisabetta II sono del XIX e XX secolo. I gioielli della corona sono indossati unicamente durante le incoronazioni o per occasioni importanti come l'annuale cerimonia di apertura del parlamento. In altre occasioni formali come banchetti di stato, la regina indossa spesso gioielli provenienti dalla propria collezione privata. Elisabetta ha più di 300 gioielli personali, tra cui 98 spille, 46 collane, 37 braccialetti, 34 paia di orecchini, 15 anelli, 14 orologi e 5 pendenti, di cui i più importanti sono elencati qui di seguito.
I gioielli della Corona inglese sono costituiti dalle regalie e dagli oggetti portati dal sovrano o indossati durante la cerimonia dell'incoronazione o durante altre cerimonie di Stato. Il termine collettivo raggruppa i seguenti generi di oggetti: corone, scettri, globi, spade, anelli e una serie di paramenti sacri oltre a moltissimi oggetti cerimoniali. Molti di questi risalgono ad epoche precedenti la riforma protestante e come tali hanno una connotazione religiosa e sacrale impostata su una simbologia cattolica. Ad esempio, le vesti tipiche del monarca all'incoronazione comprendono una dalmatica bianca simile a quella indossata dal diacono nella liturgia cattolica.
Il tesoro della Corona d'Italia è il complesso dei gioielli della corona italiana appartenenti alla famiglia Savoia in qualità di casa regnante. I gioielli della corona d'Italia comprendono pezzi d'alta gioielleria italiana e straniera fatti realizzare in gran parte sotto il regno di Umberto I; comprendono inoltre molti pezzi provenienti dalla collezione reale del Regno di Sardegna (di cui Vittorio Emanuele II di Savoia era originariamente re) e altri precedenti. Sono: gioielli ufficiali, che comprendono quelli in uso al re e alla regina di Sardegna prima e d'Italia poi; gioielli privati, che comprendono i gioielli di uso quotidiano dei membri della famiglia reale; gioielli del santuario di Oropa, che comprendono i doni effettuati da Casa Savoia al santuario di Oropa, il maggiore santuario mariano del Piemonte, per decorare la chiesa, altari o statue sacre.Dopo la caduta della monarchia nel 1946, le prime due parti del tesoro sono sotto custodia dalla Repubblica Italiana subentrata al Regno d'Italia. Oggi la famiglia Savoia si è dichiarata disposta a favorire la musealizzazione di questi beni, come affermato in alcune interviste. Attualmente i gioielli si troverebbero quindi in un caveau della Banca d'Italia, precisamente in un cofanetto a tre ripiani in pelle di colore nero, con una fodera in velluto azzurro. Lo stesso Umberto II avrebbe affidato il tesoro prima a Amedeo di Savoia-Aosta il 6 dicembre 1943, e poi a Falcone Lucifero, ministro della Casa Reale, affinché venissero custoditi all'interno della Banca. Il verbale di consegna così recita: "L'anno del 1946, il 5 giugno, alle ore 17 nei locali della Banca d'Italia, via Nazionale n. 91 si è presentato il signor avvocato Falcone Lucifero, nella sua qualità di reggente il Ministero della Real Casa con l'assistenza del Grand'Ufficiale Livio Annesi direttore capo della Ragioneria del Ministero suddetto - si legge in un documento in carta da bollo da 12 lire, redatto il giorno del deposito - L'avvocato Falcone Lucifero dichiara di aver ricevuto incarico da sua maesta' re Umberto II di affidare in custodia alla cassa centrale della Banca d'Italia per essere tenuti a disposizione di chi di diritto gli oggetti preziosi che rappresentano le cosiddette 'gioie di dotazione della Corona del Regno', che risultano descritti nell'inventario tenuto presso il ministero della Real Casa e che qui di seguito si trascrivono'".
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T01:08:56.904Z