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Autore principale: Dionori, , Mario
Una chiesa (AFI: /ˈkjɛza/) in architettura è un edificio specificamente dedicato al culto religioso cristiano. Il termine deriva dal latino ecclesia e dal greco ἐκκλησία (ekklesía), cioè assemblea e comunità come effetto di una convocazione (vedi Chiesa).
Gli edifici di culto a Torino sono piuttosto numerosi. Nella stragrande maggioranza si tratta di chiese cattoliche. Qui di seguito sono elencate le più importanti: l'elenco nella tabella è in ordine sparso, ma nelle successive sezioni si trovano elenchi in ordine alfabetico, ove ciascun edificio riporta, fra parentesi, il numero d'ordine corrispondente al medesimo nella tabella.
La chiesa di Santa Maria foris portas si trova nel comune di Castelseprio in provincia di Varese, su un'altura distante duecento metri dalla cinta muraria di un antico castrum, da cui l'appellativo in latino medievale. È l'edificio più antico di Castelseprio, l'unico sopravvissuto alla distruzione e l'abbandono dell'antico borgo fortificato, grazie alla devozione legata al luogo di culto. Il motivo di interesse principale è comunque l'originalissimo e straordinariamente conservato ciclo di affreschi che decora il vano dell'abside, tra le testimonianze più importanti della pittura muraria europea nell'Alto Medioevo. Fa parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011.
La chiesa di Santa Caterina Martire (o Santa Caterina d'Alessandria) è un luogo di culto ortodosso di Roma, sede dell'omonima parrocchia dipendente dal patriarcato di Mosca. Essa si trova all'interno del parco di Villa Abamelek, residenza dell'Ambasciatore della Federazione Russa a Roma, è situata in Via del Lago Terrione, 77/79.
La Crocetta (La Crosëtta in piemontese) è il nome con cui a Torino è conosciuta la chiesa che sorge nell'omonimo quartiere, benché essa sia da secoli intitolata alla Beata Vergine delle Grazie (anche chiamata Nostra Signora delle Grazie). Il nome popolare deriva dalla croce rossa e azzurra che fregiava l'abito dei padri trinitari, per lungo tempo titolari dell'edificio e del culto.
Nella storia di Modica sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate. Vari eventi sismici disastrosi interessano la cittadina. Terremoto di Siracusa del 1125. Terremoto di Catania del 1169 o terremoto di Sant'Agata. Terremoto nel Val di Noto, Anno Domini 1542 o Magnus Terremotus in terra Xiclis distruttivo. Terremoto del 1613. Terremoto del Val di Noto del 1693 catastrofico.Escludendo i primi due eventi sismici per i quali non esistono vere e proprie documentazioni cittadine, con le ricostruzioni in epoca spagnola in stile barocco, il centro vanta il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso che oggi ammiriamo al punto da giustificare il detto di città delle 100 chiese. Oltre ai 100 e passa edifici di culto, molti dei quali inglobati o derivati in poli monumentali di grosse dimensioni, la città vanta un numero elevato di istituzioni rette dai principali ordini religiosi.
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:26:14.092Z