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Christopher Eric Hitchens (Portsmouth, 13 aprile 1949 – Houston, 15 dicembre 2011) è stato un giornalista, saggista, critico letterario e commentatore politico britannico naturalizzato statunitense, che ha vissuto e lavorato prevalentemente negli Stati Uniti. Già commentatore per Vanity Fair, The Nation e Slate, è stato columnist per il Wall Street Journal nonché, occasionalmente, esperto di affari correnti statunitensi sulle colonne del quotidiano britannico Daily Mirror, Hitchens è noto per il suo spirito dissacratorio e anticlericale, il suo ateismo, la sua ostilità verso qualsivoglia forma di religione nonché per il suo sarcasmo, la sua dialettica e il suo tumultuoso distacco dalla Sinistra anglo-americana. Hitchens è stato considerato come facente parte della corrente del nuovo ateismo antiteista.Originariamente comunista trotskista e articolista per numerose pubblicazioni di sinistra britanniche e statunitensi, si dimise dal Nation dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 e al culmine di divergenze politiche che andavano avanti fin dai primi anni novanta. Sovente definito un liberal, da altri un neo-con, egli stesso ha affermato di non esserlo, sebbene abbia dichiarato di trovarsi talora «dalla stessa parte dei neo-con» e ad essi «momentaneamente alleato». Aggiunse anche che, benché non si considerasse più né trotskista, né socialista, le sue convinzioni politiche dai tempi della sinistra militante non erano cambiate in maniera significativa, affermando di stimare sempre la filosofia politica ed economica di Karl Marx, anche se in maniera revisionista.Indipendentemente da ciò, Christopher Hitchens è sempre stato difficilmente etichettabile politicamente. Più nette sono le sue prese di posizione e accese critiche contro quello che lui chiamava fascismo dal volto islamico (il più delle volte abbreviato dai giornali con Islamofascismo), così come mai messa in discussione è stata la sua fiducia nei valori illuministici della laicità, umanesimo e ragione. I suoi riferimenti culturali sono stati Thomas Jefferson, Thomas Paine e, soprattutto, George Orwell. Hitchens è stato anche membro onorario della National Secular Society (Regno Unito). Ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2007 e ha vissuto, durante gli ultimi anni, quasi sempre a Washington D.C. Nel 2010 dichiarò di essere affetto da cancro all'esofago. Hitchens è deceduto il 15 dicembre 2011 all'età di 62 anni, a causa di una polmonite, complicanza della sua malattia.
La locuzione mezzo di comunicazione di massa fu coniata insieme all'espressione «comunicazione di massa» nella prima metà del XX secolo in ambito anglosassone.Secondo la definizione di McQuail i "mezzi di comunicazione di massa", o "media di massa", in inglese mass media, sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione «aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo». In altre parole la comunicazione di massa (quella classe dei fenomeni comunicativi che si basa sull'uso dei media) è costituita da organizzazioni complesse che hanno lo scopo di «produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi e inclusivi, comprendenti settori estremamente differenziati della popolazione».Per più di quattro secoli l'unico vero medium di massa è stata la «parola stampata», grazie all'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg (1455-57). Agli inizi del XIX secolo lo sviluppo delle ferrovie, insieme ai progressi nella distribuzione delle reti elettriche, crearono le condizioni per la nascita del secondo mezzo di comunicazione di massa, un vero e proprio salto qualitativo nel mondo delle comunicazioni: il telegrafo. A ciò seguirono con un crescendo sempre più rapido il telefono, la radio e la televisione. La nascita e l'apertura in senso commerciale delle reti telematiche, in particolare l'avvento di Internet, costituiscono al momento la tappa più recente di questo percorso. In virtù dei tratti peculiari che mostrano (peraltro non tutti in antitesi rispetto ai cosiddetti «media tradizionali»), ci si riferisce ai dispositivi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione in rete con l'espressione «nuovi media».
Il Kosovo o, in italiano, Cossovo (pron. /ˈkɔssovo/; in albanese Kosova; in serbo: Косово и Метохија?, traslitterato Kosovo i Metohija; storicamente Dardania in illirico), ufficialmente Repubblica del Kosovo (in albanese: Republika e Kosovës), è uno Stato a riconoscimento limitato dell'Europa sud-orientale. Autoproclamatosi indipendente dalla Serbia il 17 febbraio 2008; quest'ultima dichiarò immediatamente di non riconoscerne l'indipendenza, accolta invece da numerosi stati, tra cui l'Italia. A distanza di 12 anni dalla sua proclamazione d'indipendenza, al 3 marzo 2020, è riconosciuto da 96 stati membri dell'ONU. Secondo la Corte internazionale di giustizia del 22 luglio 2010, la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo non ha violato né il diritto internazionale generale né la risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza ONU. Il parere non include una presa di posizione sugli effetti della dichiarazione, e cioè sull'acquisto, o no, della qualità di Stato a tutti gli effetti (paragrafo 51). Al centro della penisola balcanica, è delimitato a nord e ad est dalla Serbia, a sud-est dalla Macedonia del Nord, a sud-ovest dall'Albania e ad ovest dal Montenegro. Ha una superficie di 10888 km² e una popolazione di circa 1,8 milioni di abitanti. Abitata da popolazioni illiriche fin dall'antichità, fu parte dell'Impero romano. Invaso a più riprese da popolazioni slave venute dal nord-est dall'VIII secolo, rimase caratterizzato dalle popolazioni proto-albanesi. Divenuta parte dell'Impero bizantino e poi Impero serbo, dopo la battaglia della Piana dei Merli (1389), che vide le forze militari cristiane serbe fronteggiare gli ottomani, il territorio divenne controllo ottomano. Unita alle altre tribù albanesi nella Lega creata nel 1444 da Giorgio Castriota detto "Scanderbeg", dopo una lunga resistenza durata ventiquattro anni, la regione del Kosovo, così come tutta l’Albania, fu divisa in piccoli principati autonomi sottoposti per quattro secoli e mezzo alla sovranità dell'Impero ottomano. Nel XIX secolo si accentuarono rivolte popolari per l'indipendenza, la Lega di Prizren (1878) promosse l'idea di uno stato nazionale albanese, anche in difesa dei confini delle pressioni serbo-montenegrine al nord e greche al sud, e stabilì il moderno alfabeto albanese. Pur non rientrando nei confini decisi nella conferenza di Londra nell'autodichiarata indipendente Albania (1912), l'ideale di unione nazionale fu sempre caratteristica delle popolazioni locali. Durante il secondo conflitto mondiale, con l'occupazione italiana dell'Albania (1939-1943), buona parte dell'attuale Kosovo si unì allo Stato albanese. Con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, divenne parte dello Stato jugoslavo, mantenendo una certa autonomia amministrativa e culturale a causa della sua diversa identità non slava. Dopo i gravi fatti e la guerra che ne scaturì, il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza ed è una repubblica parlamentare. La capitale è Pristina; la maggioranza degli abitanti sono di lingua albanese e si riconoscono albanesi. Pur non appartenendo all'Unione Europea, utilizza di fatto l'Euro dal 2002.
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