Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Maggi, Luigi
Edizione: 3. ed
Pubblicazione: Chiusdino : Re Nudo, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Osho Rajneesh, o semplicemente Osho (Kuchwada, 11 dicembre 1931 – Pune, 19 gennaio 1990), è stato un mistico e maestro spirituale indiano, che acquisì seguito internazionale. Nato Chandra Mohan Jain (hindi devanagari: चन्द्र मोहन जैन), fu noto come Acharya Rajneesh negli anni Sessanta e poi come Bhagwan Shree Rajneesh negli anni Settanta e Ottanta, finché il 7 gennaio 1989 annunciò pubblicamente la volontà di adottare il nome di Osho Rajneesh, che poi ridusse a Osho, in quanto per troppe persone l'epiteto Bhagwan conservava il significato di Dio (dalla pronuncia ˌəʊʃɪˈænɪk della parola inglese oceanic). Osho fino al 1966 fu un professore di filosofia, ma abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale Le sue posizioni anticonformiste suscitarono scalpore e reazioni controverse. Affermò di aver vissuto, ventunenne, l'esperienza mistica dell'illuminazione. Iniziò a viaggiare per l'India, a tenere discorsi e a condurre campi di meditazione. Negli anni Settanta creò un ashram, a Pune, che arrivò a ricevere trentamila visitatori l'anno.. Nel 1981 si trasferì in Oregon dove fondò una comune che finì per collassare a causa di attività illegali commesse dai suoi esponenti di spicco, denunciate pubblicamente dallo stesso Osho. Nel 1986, duramente osteggiato dal governo statunitense, tornò in India dove le sue condizioni di salute subirono un drastico peggioramento, da lui attribuito a un avvelenamento subito nelle carceri americane. Morì a Pune a cinquantotto anni. I suoi insegnamenti sincretici sono volti al risveglio spirituale dell'individuo ed enfatizzano l'importanza della libertà, dell'amore, della meditazione, dell'umorismo e di una gioiosa celebrazione dell'esistenza, valori che egli riteneva soppressi dai sistemi di pensiero imposti dalla società e dalle fedi religiose. Osho invitò l'uomo a vivere in armonia e in totale pienezza tutte le dimensioni della vita, sia quelle interiori che quelle esteriori, poiché ogni cosa è sacra ed espressione del divino.Fautore di una ribellione fondata sul senso critico e sul rifiuto di accettare qualsiasi norma di vita o valore sociale solo perché comunemente condivisi, manifestò una forte avversione per le religioni organizzate e il mondo politico. Guru iconoclasta, considerava le tradizioni religiose più influenti come false credenze che reprimono l'uomo e ne ostacolano la ricerca del Vero; vi furono comunque dei rapporti di stima con alcuni leader spirituali.Le sue idee ebbero un notevole impatto sul pensiero New Age occidentale – da cui tuttavia egli prese le distanze – e sulla controcultura ereditata dagli anni Sessanta. La sua popolarità ha continuato ad aumentare dopo la sua morte.
Idries Shah (Simla, 16 giugno 1924 – Londra, 23 novembre 1996), anche conosciuto come Idris Shah, nato Sayed Idries el-Hashimi(Arabic: سيد إدريس هاشمي) e con lo pseudonimo di Arkon Daraul, è stato uno scrittore britannico, autore di alcune decine di libri di argomento psicologico e spirituale, ma anche di diari di viaggio e di studi culturali. Nato in India, discendente da una nobile famiglia originaria dell'Afghanistan, Shah è cresciuto principalmente in Inghilterra. I suoi primi scritti sono incentrati su temi quali la magia e la stregoneria. Nel 1960 ha fondato una casa editrice chiamata Octagon Press, presentando traduzioni dei classici sufi e titoli originali. La sua opera più emblematica è I Sufi, che apparve nel 1964, ottenendo una buona accoglienza in ambito internazionale. Nel 1965 Shah fondò a Londra l'Istituto per la Ricerca Culturale (Institute for Cultural Research), un'organizzazione educativa non-profit dedicata allo studio del comportamento umano e culturale. Un'organizzazione simile, l'Institute for the Study of Human Knowledge (Istituto per lo Studio della Conoscenza Umana), conosciuto anche come ISHK, esiste negli Stati Uniti, sotto la direzione dello psicologo e docente dell'Università di Stanford Robert Ornstein.Nei suoi scritti Shah presentò il Sufismo come una forma di sapienza universale precedente all'Islam, e ponendo l'enfasi sulla dinamicità del Sufismo, la cui natura non statica sempre si adatta al tempo presente, in accordo al luogo e alla gente coinvolta, egli formulò il suo insegnamento in termini psicologici comprensibili ad un pubblico occidentale. Shah ha fatto largo uso di storie-insegnamento tradizionali e di parabole, testi che contengono molteplici strati di significati disegnati per attivare l'introspezione e l'autoriflessione nel lettore. Forse la sua raccolta più conosciuta di storie umoristiche è quella del Mulla Nasrudin.In diverse occasioni Shah è stato criticato da Orientalisti che mettevano in dubbio le sue credenziali e il suo background. Il suo ruolo nella controversia sorta a seguito della pubblicazione, ad opera dell'amico Robert Graves e del fratello maggiore, Omar Ali-Shah, di una nuova traduzione del Rubaiyat di Omar Khayyam, fu oggetto di un minuzioso esame. Tuttavia ha avuto anche molti sostenitori, tra i quali spicca la scrittrice (e vincitrice del premio Nobel per la letteratura) Doris Lessing. Shah è stato riconosciuto come portavoce del Sufismo in Occidente e ha preso parte a conferenze in un gran numero di università occidentali. I suoi lavori hanno avuto un ruolo significativo nel presentare il Sufismo come una forma di sapienza spirituale laica e individuale.
Questo è un elenco di cimiteri e mausolei di tutto il mondo. I motivi che rendono notevoli questi cimiteri comprendono la loro architettura, la loro storia o le personalità che in essi sono sepolte. I cimiteri costituiscono una preziosa fonte di conoscenza antropologica e spesso rivestono notevole pregio artistico e monumentale, oltre a costituire diretta evidenza dell'esistenza delle persone sepolte, e delle differenze di espressione del culto dei defunti attraverso le culture, le religioni e le forme di stato. Sotto quest'ultimo aspetto, in quanto in molti ordinamenti i cimiteri vengono regolamentati alla stregua di monumenti pubblici con attribuzione di carattere ove più ove meno sacrale, lo stesso aspetto dei cimiteri è anche il frutto della stratificazione delle diverse normazioni cui nel tempo sono stati sottoposti. Le forme recintate, tipiche di alcuni sistemi sociali, sono contrapposte a quelle aperte; le forme monumentali sono contrapposte a quelle semplici (il ricorso a una semplice pietra o al solo simbolo religioso); diversi altri elementi strutturali e simbolici, fra i quali non ultima l'ubicazione urbana o extra muros, sono solo alcuni fra gli aspetti il cui confronto è di diretto rilievo nell'ambito di diverse discipline di studio.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2025-06-27T02:27:50.119Z