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Autore principale: Rimbaud, Arthur
Serie: Biblioteca sansoniana straniera ; 103
Serie: Biblioteca sansoniana straniera
Fa parte di: Oeuvres
Serie: GF : Garnier-Flammarion ; 517
Serie: Universale letteraria Sansoni. Fuori serie ; 2
Jean Nicolas Arthur Rimbaud /aʁ'tyʁ ʁɛ̃'bo/ (Charleville, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891) è stato un poeta francese. È il poeta che con Charles Baudelaire e Gérard de Nerval ha più contribuito alla trasformazione del linguaggio della poesia moderna. L'opera di Rimbaud comincia con versi legati per arrivare al verso libero e alla poesia in prosa. Ma ciò che in Baudelaire era enunciato con la compostezza degli alessandrini e trasparenti simbolismi, in Rimbaud diventa lirica che attinge alla libertà dell'immaginario, ai sensi, alla visione irreale. L'ordine sintattico ne risulta spezzato, il ritmo ricreato al di là della tradizione. In Rimbaud «lo sguardo poetico penetra attraverso una realtà coscientemente frantumata fin nel vuoto del mistero» scrive Hugo Friedrich.
Illuminazioni (nell'originale francese, Illuminations) è una raccolta di poemi in prosa di Arthur Rimbaud. Il titolo, che lascia intendere il significato di visioni del veggente (illuminato), trasfigurazioni del mondo, probabilmente è inglese, considerato il sottotitolo Miniature colorate, letteralmente 'coloured plates', incisioni colorate nel senso di illustrazioni a colori. Pubblicate dal 13 maggio al 14 giugno 1886 sulla rivista La Vogue, poi in volume con prefazione di Verlaine, furono composte forse dalla fine del 1872 al 1874. L'arte delle Illuminazioni è volutamente spoglia, ingenua e quasi infantile, come disse Verlaine, ed è anche linguaggio cifrato e sibillino, in cui la coscienza e l'irrazionale si sovrappongono. Le considerazioni di Michael Riffaterre circa alcuni testi visionari di Victor Hugo descrivono efficacemente l'enigmaticità onirica della creazione rimbaldiana: «Il problema non è mai risolto; il mistero non è mai chiarito. Nella forma, ciò ha come conseguenza il fatto che il poema non può mai essere limitato ad un'interpretazione unica e che esso conserva indefinitamente il suo potere efficace di catalizzatore dell'immaginazione, il prestigio dell'occulto.» L'opera ha esercitato una grande influenza su tutta la poesia successiva e colloca il suo autore tra i precursori immediati del surrealismo.
Illuminazioni (nell'originale francese, Illuminations) è una raccolta di poemi in prosa di Arthur Rimbaud. Il titolo, che lascia intendere il significato di visioni del veggente (illuminato), trasfigurazioni del mondo, probabilmente è inglese, considerato il sottotitolo Miniature colorate, letteralmente 'coloured plates', incisioni colorate nel senso di illustrazioni a colori. Pubblicate dal 13 maggio al 14 giugno 1886 sulla rivista La Vogue, poi in volume con prefazione di Verlaine, furono composte forse dalla fine del 1872 al 1874. L'arte delle Illuminazioni è volutamente spoglia, ingenua e quasi infantile, come disse Verlaine, ed è anche linguaggio cifrato e sibillino, in cui la coscienza e l'irrazionale si sovrappongono. Le considerazioni di Michael Riffaterre circa alcuni testi visionari di Victor Hugo descrivono efficacemente l'enigmaticità onirica della creazione rimbaldiana: «Il problema non è mai risolto; il mistero non è mai chiarito. Nella forma, ciò ha come conseguenza il fatto che il poema non può mai essere limitato ad un'interpretazione unica e che esso conserva indefinitamente il suo potere efficace di catalizzatore dell'immaginazione, il prestigio dell'occulto.» L'opera ha esercitato una grande influenza su tutta la poesia successiva e colloca il suo autore tra i precursori immediati del surrealismo.
Una stagione all'inferno (Une saison en enfer) è un poema in prosa di Arthur Rimbaud pubblicato nel 1873 in lingua francese. L'opera ha avuto una notevole influenza sui poeti delle successive generazioni ed è quella che ha maggiormente contribuito a creare il mito di Rimbaud.
La lettera cosiddetta "del Veggente" (in francese Lettre du Voyant) è la missiva inviata dal poeta Arthur Rimbaud all'amico Paul Demeny il 15 maggio del 1871, considerata il primo vero manifesto dei movimenti d'avanguardia letteraria e della poesia moderna. L'autore vi espone infatti le sue teorie rivoluzionarie sulla funzione sociale del poeta che contribuisce al progresso spirituale dell'umanità.
La letteratura francese comprende l'insieme delle opere scritte da autori di nazionalità francese e/o di lingua francese. Nella sua prima accezione, tale definizione tende a includere anche le opere letterarie scritte in lingue galloromanze diverse dal francese, quali l'anglo-normanno, il gallo o il piccardo, nell'ambito della produzione poetica e vernacolare del Medioevo. Nel caso della poesia trobadorica in provenzale, invece, gli studiosi sono propensi a sottolineare la sostanziale autonomia di questa tradizione culturale fiorita nelle regioni del Midi. La seconda accezione comprende anche tutti quegli scrittori di lingua francese e in lingua francese, ma non francesi, attivi in Europa dal Medioevo ai giorni nostri. Personalità illustri come Jean-Jacques Rousseau (ginevrino), Georges Simenon (belga) o Samuel Beckett (irlandese) sono tradizionalmente collocati nell'ambito della letteratura francese benché nessuno di loro sia francese. Le ragioni di tale inclusione si spiegano con la tendenza, tipica degli autori vissuti nei territori francofoni confinanti con la Francia, ad assorbire i modelli culturali e le forme letterarie sviluppatesi nell'Esagono. Per quanto riguarda la produzione letteraria dei continenti extra-europei, invece, si preferisce parlare di letteratura francofona per definire quel vasto panorama di scrittori, generalmente di nazionalità differenti, che utilizzano la lingua francese per descrivere realtà sociali, politiche e culturali peculiari delle loro terre d'origine. La tradizione letteraria francese è una delle più antiche e importanti del mondo occidentale. Si considera che essa abbia avuto origine con le prime testimonianze scritte della lingua, risalenti addirittura al IX secolo (Sequenza di Sant'Eulalia, 888), e che si sia in seguito sviluppata senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Laboratorio di decisiva importanza per la nascita della lirica cortese nel Medioevo, luogo di codificazione delle regole del teatro classico durante il Seicento, strumento di propagazione delle idee illuministe durante il XVIII secolo, luogo d'origine del romanzo realista e della poesia simbolista nell'Ottocento, veicolo di nuove forme letterarie per lo sviluppo della prosa novecentesca, la letteratura francese è talvolta accostata alla letteratura greca e alla letteratura latina in ragione della sua forte tradizione normativa, promossa soprattutto dall'Académie française. I generi più importanti in cui si articola la letteratura francese sono il teatro, la poesia, la prosa narrativa e l'autobiografia. Alcuni tra i suoi rappresentanti più noti sono Jean Bodel, Chrétien de Troyes, François Villon, François Rabelais, Pierre Corneille, Molière, Jean Racine, Voltaire, Honoré de Balzac, Alexandre Dumas, Stendhal, Victor Hugo, Gustave Flaubert, Charles Baudelaire, Émile Zola, Marcel Proust, Guillaume Apollinaire, Louis-Ferdinand Céline, Jacques Prévert, Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Marguerite Yourcenar, Jules Verne, Arthur Rimbaud, Michel Foucault, Paul Verlaine, Maurice Leblanc e Marchese De Sade.
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