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Autore principale: Porcellotti, Pietro
Pubblicazione: Sala Bolognese : Forni, 1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fronzola è una frazione del comune di Poppi, in provincia di Arezzo, nella quale vivono attualmente meno di una decina di abitanti. Il toponimo Fronzola probabilmente deriva da “fronda” (di quercia o di castagno), cioè dalla folta vegetazione che circonda il paese e si stende sulle colline intorno; prevale la quercia, il rovere e, soprattutto tra Fronzola, Ortignano e Quota, si trovano antichi castagneti. Ritengo che debba essere presa in considerazione anche la derivazione da fionda (cfr mazzifronzola come viene chiamata in dialetto locale) o forse che debbano essere prese in considerazione altre derivazioni più antiche e meno semplicistiche. Sulla sommità del colle che sovrasta Poppi a mezzogiorno, ad un'altezza di circa 600 metri, si trovano i resti del formidabile castello medioevale e di una muratura più antica, forse di epoca etrusca o romana. Sul versante orientale del colle, sotto le mura del castello, sono stati costruiti i fabbricati che formano il nucleo del borgo risalenti probabilmente al XVI - XVII secolo che hanno mantenuto le loro caratteristiche perché non sono state fatte molte aggiunte e variazioni al progetto originale. Le strette viuzze sono lastricate con pietre poste a coltello, tipiche dei paesi di montagna per non scivolare in caso di neve e di ghiaccio. In un pianello, sul lato nord rispetto alle rovine del castello, si trova la chiesetta medioevale coeva del castello stesso, abbastanza integra, fornita di un bel campanile a vela con due buche campanarie. Questa chiesa è stata dedicata a San Lorenzo ed era una delle chiese dipendenti dalla pieve di Buiano che si trova più in basso ad un chilometro circa, quasi sulla riva dell'Arno, lungo l'antica strada “via casentinensis maior” che percorreva la valle da Capolona - Arezzo verso nord, verso Firenze - Fiesole ed il Mugello, con diramazioni verso la Romagna. Nel raggio di pochi chilometri si trovavano tre chiese dedicate a San Lorenzo: quella di Fronzola, l'antica chiesa di Poppi, nel versante sud del colle di Poppi, sotto il castello dei Guidi e la chiesa di Strumi ormai demolita.
Il canto trentesimo dell'Inferno di Dante Alighieri si svolge nella decima bolgia dell'ottavo cerchio, ove sono puniti i falsari; siamo nel pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.
Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940) è un cantautore, scrittore e attore italiano. Fra i più rappresentativi e popolari cantautori italiani, il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'LP Folk beat n. 1 (ma già nel 1959 aveva scritto le prime canzoni rock 'n' roll); in una carriera ultraquarantennale ha pubblicato oltre venti album di canzoni. È anche scrittore e sporadicamente attore, autore di colonne sonore e di fumetti; si occupa inoltre di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione, teatro ed è autore di canzoni per altri interpreti.I testi dei suoi brani vengono spesso assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del verso tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo. Oltre all'apprezzamento della critica, Guccini riscontra un vasto seguito popolare, venendo considerato da molti il cantautore "simbolo", a cavallo di tre generazioni.Fino alla metà degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana alla scuola off-campus bolognese del Dickinson College, un liberal arts college con sede centrale a Carlisle, Pennsylvania. Guccini suona la chitarra folk, e la maggior parte delle musiche da lui composte ha come base questo strumento. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe, due Premi e un Premio Le parole della musica, cui si aggiungono vari altri premi e riconoscimenti.
Jacopo Ligozzi (Verona, 1547 – Firenze, marzo 1627) è stato un pittore italiano.
La pagina contiene i monumento e luoghi d'interesse della città dell'Aquila, capoluogo regionale dell'Abruzzo. Le varie sezioni comprendo il nucleo maggiore del centro storico aquilano, composto dai quattro Quarti di San Pietro, Santa Maria, Santa Giusta e San Marciano; successivamente i monumenti da vedere nel nucleo moderno, principalmente la zona industriale di Bazzano-San Gregorio e di Campo di Pile-Pettino, dove in origine si trovavano solamente delle pievi e case coloniche delle più importanti famiglie della città, tra le quali la grande Cascina di Margherita d'Austria, distrutta purtroppo nel 1703 dal grave terremoto; ed infine i monumenti delle frazioni e dei borghi del circondario della conca aquilana.Il patrimonio edilizio monumentale dell'Aquila è assai vario ed eterogeneo, ed oltre alle architetture delle chiese (tra le più rilevanti la basilica di Santa Maria di Collemaggio, la basilica di San Bernardino, la chiesa di Santa Giusta), dei palazzi (Palazzo Margherita, il Palazzo Pica Alfieri, il Palazzo Pasquali), dei castelli (il Forte spagnolo, la rocca di Assergi, il Castello dei Duchi Rivera), si trovano i monumenti pubblici (la Fontana Luminosa, il Monumento ai caduti), poi varie sculture, e i "monumenti" naturali come il Gran Sasso d'Italia, il Monte Luco, il Monte Cagno e il comprensorio di Campo Imperatore.
L'Europa è uno dei sei continenti della Terra. L'idea di "continente" europeo non è universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l'Europa non è circondata interamente dal mare ed è, in ogni caso, più un concetto storico - culturale che geografico.
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