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Autore principale: Giannetti, Jacopo
Pubblicazione: Livorno : S. Belforte, [1901?]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Re d'Italia (in latino Rex Italiae) è stato un titolo utilizzato da numerosi sovrani a partire dal Medioevo.
Umberto II di Savoia (Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia; Racconigi, 15 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo 1983) è stato Luogotenente Generale del Regno d'Italia dal 1944 al 1946 e ultimo Re d'Italia, dal 9 maggio 1946 al 18 giugno dello stesso anno. Nonostante il risultato del Referendum istituzionale del 2 giugno, solo il 13 giugno il Consiglio dei ministri poté trasferire ad Alcide De Gasperi, con un gesto che Umberto II definì rivoluzionario, le funzioni accessorie di capo provvisorio dello Stato. A causa della brevissima durata del suo regno, poco più di un mese, venne soprannominato Re di maggio.
Questa pagina contiene l'elenco cronologico dei sovrani d'Italia a partire dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476. Sono inclusi nell'elenco i sovrani che hanno regnato sulle seguenti entità statuali: il Regno di Odoacre, fondato dal capo germanico sui territori dell'antica Diocesi Italiciana e dissoltosi con la sua morte; il Regno degli Ostrogoti, stabilito dal re Teodorico dopo la sua vittoria su Odoacre e annesso all'Impero romano d'oriente in seguito alla guerra greco-gotica; il Regno dei Longobardi, costituito da Alboino dopo l'invasione dell'Italia bizantina e giunto a controllare gran parte della penisola al momento della sua massima espansione; il Regno d'Italia medievale, continuazione giuridica del Regno dei Longobardi nell'Italia centro-settentrionale dopo la sua conquista per mano dei Franchi di Carlo Magno e divenuto parte integrante del Sacro Romano Impero a partire dal 962; il Regno d'Italia napoleonico, di breve durata, istituito in Italia settentrionale da Napoleone Bonaparte nel 1805 e soppresso nel 1814; il Regno d'Italia sabaudo, creato in seguito alle vicende del Risorgimento e diventato Repubblica dopo il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946.
Il Regno d'Italia fu lo Stato italiano proclamato il 17 marzo 1861 durante il Risorgimento, in seguito alla Seconda guerra d'indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l'unificazione nazionale italiana, unificazione poi proseguita con la Terza guerra d'indipendenza italiana nel 1866 e l'annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma, nel 1870. Il completamento del territorio nazionale avvenne tuttavia solo al termine della prima guerra mondiale, considerata come la quarta guerra d'indipendenza italiana, il 4 novembre 1918 (giorno della diramazione del Bollettino della Vittoria che annunciava che l'Impero austro-ungarico si arrendeva all'Italia) in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye, nel 1919, l'Italia completò l'unità nazionale con l'annessione di Trento, Trieste, l'Istria e parte della Dalmazia. Dal 1861 al 1946 fu una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi del Regno di Sardegna, prima di abdicare l'anno successivo. Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in sé i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario seppur esercitati non in maniera assoluta. Tale forma di governo fu avversata dalle frange repubblicane (oltreché internazionaliste e anarchiche) e si concretizzò soprattutto in due note vicende: la fucilazione di Pietro Barsanti (considerato il primo martire della Repubblica Italiana) e l'attentato di Giovanni Passannante, di fede anarchica. Nel 1946 l'Italia divenne una repubblica e nello stesso anno fu dotata di un'Assemblea Costituente al fine di redigere una costituzione avente valore di legge suprema dello Stato repubblicano, onde sostituire lo Statuto Albertino sino ad allora vigente. Nel periodo del Regno d'Italia fu a più riprese intrapresa la costituzione di possedimenti coloniali che compresero domini in Africa orientale, in Libia e nel Mediterraneo, e una concessione a Tientsin, in Cina. Il Regno d'Italia prese parte alla terza guerra d'indipendenza, a diverse guerre coloniali e a due conflitti mondiali. La trasformazione nell'attuale assetto istituzionale avvenne in seguito a un referendum tenutosi il 2 e 3 giugno, che sancì la nascita della Repubblica Italiana, che il 1º gennaio 1948 si dotò di nuova Costituzione.
Questa lista raccoglie i capi di Stato italiani, dalla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861 a oggi. L'Italia è stata retta, dopo l'unificazione, da quattro re (appartenenti a Casa Savoia), due capi provvisori dello Stato, fra i risultati del referendum del 2 giugno e l'entrata in vigore della Costituzione, e dodici presidenti della Repubblica, intervallati talvolta da presidenti supplenti.
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