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Autore principale: Antony De Witt, Antonio
Pubblicazione: Firenze : : La nuova Italia, , c1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
L'incisione è una tecnica artistica. Può essere in cavo o in rilievo. La tecnica in cavo consiste in una matrice di metallo che può essere incisa direttamente (bulino, niello, maniera nera, puntasecca), oppure incisa con acidi (acquaforte, acquatinta, cera molle). Tale tecnica viene denominata in cavo perché l'inchiostro di stampa penetra nei solchi formatisi per azione del bulino o dell'acido. L'impressione sulla carta lascia sempre il segno della matrice. La tecnica in rilievo prevede che una matrice venga scolpita in altorilievo (tipo timbro); anticamente soltanto in legno (silografia o xilografia), oggi anche in linoleum, in pannello di fibra a media densità o in altri materiali simili. L'incisione viene usata da tempo anche nel campo dell'oreficeria, come decorazione di un oggetto (anello, bracciale o altro) associato anche a tecniche di incastonatura. Particolare tecnica incisoria, manuale e meccanica insieme, è il ghiglioscé.
La Battaglia di dieci uomini nudi è un'incisione a bulino (42,4x60,9 cm) di Antonio del Pollaiolo, databile al 1460-1465 circa e conservata, nel migliore esemplare, al Museum of Art di Cleveland. Tra le varie copie ne esiste anche una al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe a Firenze e una alla Biblioteca Marucelliana. Quest'ultima è stata esposta in occasione della grande mostra per i cinquecento anni dell'Orlando Furioso a Ferrara nel 2016 - 2017Questa incisione influenzò moltissimo sulla realizzazione del Combattimento tra Amore e Castità di Perugino, realizzato per lo studiolo di Isabella d'Este, oggi al Museo del Louvre e per la Battaglia di Cascina di Michelangelo.
Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia più dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici. Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realtà della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche. L'interpretazione di queste figure è discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano. Per l'osservazione il momento migliore è l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono più facilmente visibili.
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Record aggiornato il: 2024-04-15T03:34:52.754Z