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Autore principale: Manfroni, Camillo
Fa parte di: Storia della Marina italiana
Fa parte di: Storia della Marina italiana
Fa parte di: Storia della Marina italiana / Camillo Manfroni
La Marina Militare costituisce una delle quattro forze armate della Repubblica Italiana, insieme a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri: ad essa sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali ed internazionali. La sua storia inizia nel 1946 dopo la Seconda guerra mondiale con la nascita della Repubblica, ereditando la struttura della Regia Marina e quelle unità navali che le condizioni armistiziali e del trattato di pace lasciavano all'Italia. Dopo un'espansione dovuta anche alla cessione da parte degli Stati Uniti d'America di alcune unità navali e a un programma di costruzioni noto come "legge navale", necessario per far fronte alla minaccia proveniente dal Patto di Varsavia, a partire dalla fine del XX secolo è stato attuato un programma di ridimensionamento dovuto alla rivalutazione dei compiti della forza armata. La sua missione, inizialmente all'interno della NATO e successivamente anche dell'Unione europea, consiste nel mantenimento di una continua e credibile presenza nell'area mediterranea, nel controllo dei mari italiani con dispositivi aeronavali e relativo supporto terrestre, nella cooperazione con le forze navali alleate, nel mantenimento di una forza di superficie e di una forza subacquea in grado di operare autonomamente garantendosi una protezione da offese aeree, di superficie e subacquee, cui affiancare una componente anfibia in grado di svolgere limitate operazioni.
Camillo Giuseppe Manfroni (Cuneo, 13 giugno 1863 – Roma, 16 giugno 1935) è stato un docente e politico italiano. Per molti anni insegnante di storia e lettera all'accademia navale di Livorno è stato uno dei fondatori della Lega navale. Ha successivamente tenuto la cattedra di storia moderna a Genova, Padova e Roma, e in quest'ultima città ha tenuto anche quella di storia e politica coloniale. Definito "storico di grande intuito e di preciso giudizio", ha dedicato gran parte della sua vita all'elaborazione di pregevoli opere divulgative e manuali ad uso delle scuole. Ebbe larga diffusione la sua Storia della marina italiana dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo (anni di Cristo 400-1261), testo che contribuì notevolmente a diffondere il concetto di repubbliche marinare. Professore a Padova dal 1902, fu anche presidente del comitato locale della Società Dante Alighieri (fino al gennaio 1915), nonché dirigente del primo nucleo nazionalista cittadino, formatosi nel 1911. Fu per l'intervento dell'Italia nella Prima guerra mondiale.
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