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Autore principale: Manetti, Giovanni
Pubblicazione: Volterra : Tip. Carnieri, 1917
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'irredentismo italiano fu un movimento d'opinione, espressione dell'aspirazione italiana a perfezionare territorialmente la propria unità nazionale, liberando le terre soggette al dominio straniero.Il movimento fu attivo principalmente in Italia, tra la seconda metà del XIX secolo e la prima del secolo successivo, a favore dell'integrazione nel Regno d'Italia di tutti i territori compresi nella regione geografica italiana o popolati da italofoni e collegati all'Italia da secolari legami storici, linguistici e culturali. Il movimento non aveva carattere unitario, essendo costituito da diversi gruppi e associazioni, generalmente non coordinati tra loro.
L'irredentismo è l'aspirazione di un popolo a completare la propria unità territoriale nazionale acquisendo terre soggette al dominio straniero ovvero terre non salvate (terre non redente o irredente ) sulla base di un'identità etnica o di un precedente legame storico. Spesso è sostenuto da movimenti nazionalisti caratteristici di una stessa identità politica, culturale e geografica. L'espressione "terre irredente", cioè non liberate, fu utilizzata la prima volta nel 1877 dal patriota e uomo politico italiano Matteo Renato Imbriani ai funerali del padre Paolo Emilio; un giornalista viennese lo definì subito "irredentista" per dileggiarlo. Il termine è stato acquisito nella forma italiana anche da altre lingue. L'area geografica oggetto di irredentismo, è definita irredenta.
L'Irredentismo italiano in Svizzera fu l'espressione del movimento irredentista e italianista, scaturito dal Risorgimento, che promuoveva l'unione della Svizzera italiana al Regno d'Italia. Esponenti furono attivi soprattutto in Canton Ticino e, in misura minore, nel Canton Grigioni e in Vallese.
L'Irredentismo italiano a Malta fu un movimento politico maltese che, tra l'800 e la prima metà del '900 propugnava l'integrazione dell'arcipelago di Malta nel Regno italiano.
L'Irredentismo italiano a Nizza fu un movimento politico che promosse l'annessione della città di Nizza al Regno d’Italia. Il termine fu coniato dagli irredentisti italiani, il cui obiettivo era l'inclusione di tutte le popolazioni di lingua italiana nei confini del Regno d'Italia. Durante il Risorgimento, più precisamente nel 1860, il governo sabaudo aveva consentito alla Francia di annettersi la contea di Nizza, che faceva parte del Regno di Sardegna, come compenso per il supporto francese alla seconda guerra di indipendenza italiana (trattato di Torino) e l'annessione dell'Emilia e della Toscana. Di conseguenza, i nizzardi furono esclusi dal processo di unificazione dell'Italia.
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