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Titolo uniforme: John Dewey e il pensiero pedagogico contemporaneo negli Stati Uniti
Autore principale: Borghi, Lamberto
Serie: Educatori antichi e moderni ; 79
Serie: Educatori antichi e moderni ; 79
Serie: Educatori antichi e moderni ; 0079
Serie: Educatori antichi e moderni ; 0079
Serie: Educatori antichi e moderni ; 79
Serie: Educatori antichi e moderni ; 79
Serie: Educatori antichi e moderni ; 79
Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of America o anche solo United States; in sigla USA o anche U.S. e impropriamente con la sineddoche America) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale. I quarantotto stati contigui e il distretto di Washington D.C. (la capitale federale) occupano la fascia centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'oceano Atlantico a est e dall'oceano Pacifico a ovest. Con 9850476 km² in totale e circa 330 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto paese al mondo per superficie e il terzo per popolazione. La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari, con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica. È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione da molti Paesi. Storicamente i paleoamericani migrarono dall'Asia verso quelli che sono gli Stati Uniti circa 12 000 anni fa. La colonizzazione europea cominciò intorno al 1600 e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti d'America ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra la Gran Bretagna e le colonie sfociarono in un conflitto: il 4 luglio 1776 i delegati delle tredici colonie redassero ed approvarono all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita ad un nuovo Stato federale. La guerra di indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati «Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono diritti civili e libertà fondamentali. Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi stati membri causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino all'oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale hanno confermato lo stato del paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla seconda guerra mondiale come una superpotenza globale, il primo paese dotato di armi nucleari e quale uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo dominante degli Stati Uniti che sono rimasti l'unica superpotenza militare e politica mondiale. Gli Stati Uniti sono un Paese sviluppato, con una stima nel 2017 del prodotto interno lordo (PIL) di 19,39 migliaia di miliardi di dollari (il 23% del PIL mondiale a parità di potere di acquisto, a partire dal 2011). Il PIL pro capite degli Stati Uniti è stato il sesto più alto del mondo dal 2010, anche se la disparità di reddito del continente americano è stata anche classificata la più alta all'interno dell'OCSE e i paesi dalla Banca Mondiale. L'economia è alimentata da un'abbondanza di risorse naturali, numerose infrastrutture ed elevata produttività. Il paese rappresenta il 39% della spesa militare mondiale, essendo la prima potenza economica e militare, una forza politica guida nel mondo e al primo posto nel settore della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, ma anche uno stato sociale ridotto rispetto a molti altri paesi del mondo occidentale.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016 si sono tenute l'8 novembre. L'imprenditore e personaggio televisivo newyorkese Donald Trump, candidato del Partito Repubblicano, ha sconfitto la candidata del Partito Democratico Hillary Clinton, prima donna ad aver vinto le primarie presidenziali di uno dei principali partiti, e gli altri contendenti minori. Il risultato, arrivato al termine di una campagna elettorale segnata da toni molto aspri, ha smentito le previsioni della vigilia, venendo descritto da diversi media come il più sorprendente dalle elezioni del 1948. Donald Trump è diventato presidente eletto ottenendo il voto della maggioranza, e precisamente di 304, dei 538 grandi elettori che compongono il Collegio elettorale. Hillary Clinton è stata invece la più votata a livello popolare, con quasi tre milioni di preferenze in più dell'avversario. Con la vittoria di Trump è la quinta volta nella storia degli Stati Uniti che un candidato riesce ad ottenere la Presidenza senza la contemporanea maggioranza nel voto popolare a livello federale.Inoltre, per la quarta volta nella storia degli Stati Uniti dal 1944, entrambi i candidati principali provenivano dallo Stato di New York.
John Broadus Watson (Travelers Rest, 9 gennaio 1878 – Woodbury, 25 settembre 1958) è stato uno psicologo statunitense, padre del comportamentismo. Scoppiato uno scandalo nel 1920 per via della relazione che aveva intrapreso con una propria studentessa nonché collaboratrice di venti anni più giovane di lui, fu costretto a dimettersi da professore universitario; in seguito, venne ingaggiato come vicepresidente di una agenzia pubblicitaria.
Per pragmatismo (dal greco πρᾶγμα "azione") si intende un movimento filosofico il quale sostiene che l'attività pratica, intesa nel senso di un comportamento mentale o scientifico diretto alla realizzazione di un fine concreto, esercita un primato su quella teoretica astratta. Questa corrente di pensiero si afferma verso la fine del XIX secolo negli Stati Uniti e successivamente si diffonde anche in Europa.Il pragmatismo fu la prima filosofia americana elaborata autonomamente. Il padre ispiratore di questa corrente di pensiero fu Ralph Waldo Emerson, considerato un protopragmatista o anche un vero e proprio pragmatista: i suoi fondatori furono Charles Sanders Peirce e William James. Il filosofo e pedagogista americano John Dewey, tornando fra l'altro ad una personale rilettura di Emerson, elaborò il pragmatismo in una nuova filosofia che chiamò Strumentalismo.
Il movimento dell'Educazione Nuova si diffuse agli inizi del Novecento fino al secondo dopoguerra in Europa, Stati Uniti, India e America del Sud. Alcune scuole appartenenti a questa corrente sono ancora presenti ma hanno perso l'importanza sperimentale che avevano nel primo periodo. Possiamo dividere le esperienze di Educazione in 4 tipologie di istituti: Collegi riformati Scuole Sperimentali vere e proprie (John Dewey, Decroly) Scuole con materiale strutturato (Montessori) Scuole legate al carisma del fondatore (Agazzi).L'Educazione Nuova ha come retroterra teorico l'attivismo pedagogico e due istituti di ricerca fondamentali: l'Università di Chicago, sotto la direzione di John Dewey e relativa scuola sperimentale l'Istituto Rousseau di Ginevra diretto da Édouard Claparède.
Record aggiornato il: 2024-06-09T01:06:50.936Z