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Autore principale: Pignotti, Lamberto
La poesia visiva nasce da tutte quelle sperimentazioni artistiche e letterarie compiute nel clima della Neoavanguardia, a partire dagli anni sessanta del XX secolo. Anche se, tuttavia, è dalla rinascita culturale del secondo dopoguerra che le ricerche verbo-visive hanno il loro punto di partenza, come presa di posizione critica sulla cultura, sulla società e sul linguaggio attraverso il quale si esprime la nuova realtà modernizzata e industrializzata del secondo dopoguerra. Sono gli anni in cui gli intellettuali si specializzano negli ambiti della cultura e si fanno più pragmatici e coinvolti nell'interpretazione dei grandi mutamenti della società e nella partecipazione attiva alla critica militante, culturale e sociale. Attività intellettuali che rispecchiavano il desiderio di rinnovamento e, quindi, di svecchiamento della cultura italiana, ancora ancorata all'estetica romantica e simbolista, all'idealismo crociano e gentiliano. La Neoavanguardia - all'interno della quale si sviluppano le ricerche verbo-visuali - si qualifica come uno strumento di analisi, come azione sul piano della cultura, come interpretazione della realtà e, di conseguenza, come analisi dell'intreccio fra Arte e Cultura, caratteristico dei dibattiti intellettuali degli anni Sessanta. Le ricerche linguistiche ed estetiche della Poesia Visiva nascono in questi contesti - facili definire - di "eclettismo" culturale. Solo analizzando la cultura e le ideologie dell'epoca si può avere una chiara percezione della complessità dei dibattiti e del perché la Poesia Visiva abbia avuto uno sviluppo simultaneo a livello mondiale, collocandosi a metà fra i generi artistici e i generi letterari, essendo essa un fenomeno ibrido di Arte e Letteratura..
Lucia Marcucci (Firenze, 29 luglio 1933) è un'artista e scrittrice italiana.
La poesia concreta è un fenomeno a diffusione mondiale iniziato nei primi anni cinquanta "quasi in diretta continuità rispetto alle diverse esperienze della sperimentazione poetico-letteraria delle avanguardie" del principio del Novecento, con l'aggiunta, "meno scontata nell'ambito delle arti visive", dell'influenza di Joyce, Pound e Cummings.L'espressione poesia concreta racchiude un'area molto vasta di sperimentazione che nasce in Svizzera ed in Brasile alla fine degli anni 50. La prima pubblicazione è del 1953 ad opera di Eugen Gomringer che dà alle stampe presso la casa editrice spiral press il libro konstellationen constellations constelaciones; nel 1956 ha luogo a San Paolo l'Esposizione Nazionale di Arte Concreta. La sperimentazione concreta è così definita perché sposta l'attenzione dal significato del testo e dal suo contenuto ai suoi elementi costitutivi, che sono parole, sillabe, fonemi, lettere alfabetiche, di cui è esaltata la dimensione tipografica, variamente valorizzata a livello grafico mediante la disposizione sul foglio e anche su materiali molto diversi dalla carta. Tali elementi basilari della scrittura costituiscono, appunto, la materia prima, della scrittura stessa. L'intento è quello di penetrare nella materia prima del linguaggio, scomponendolo e ricomponendolo a livello visivo e sonoro. Infatti, anche la parola pronunciata subisce lo stesso processo di smontaggio, che giungerà ad esaltare il suono e il fonema, la dimensione anche fisiologica di questi, in relazione con mille modi di produrli, sia con la voce che con oggetti svariati e strumenti, via via anche tecnologici. In questa grande area della poesia concreta si situano ricerche più specifiche e circoscritte, come la poesia visiva (che integra immagini e parola), la poesia sonora (che sperimenta con il suono e la voce), la poesia performativa, spesso legata alla poesia sonora, che vede il poeta in scena modulare variamente la voce e il gesto. La parola poetica assume, così, un valore diverso anche in relazione ai supporti che la veicolano, e, con lo sviluppo dei nuovi media e delle tecnologie, tenderà a relazionarsi con essi, sviluppando un discorso sulla “materia elettronica”, che vedrà interagire poeti concreti storici con artisti dei nuovi media. I poeti concreti intendono, con questa riflessione sul linguaggio, da un lato rifondare la dimensione della poesia a livello strutturale, dall'altro ritagliarle un nuovo ruolo nella società. Presto, infatti, la neoavanguardia in Italia si legherà a una dimensione di contestazione sociale e alla lotta politica.
L'Archivio di Nuova Scrittura è un'associazione culturale fondata nel 1988 a Milano dal collezionista Paolo Della Grazia, che conserva un grande patrimonio artistico e documentario su ogni forma di espressione artistica nella quale siano presenti l'uso della parola e del segno. Nato dall'incontro fra Della Grazia e l'artista Ugo Carrega, negli anni Novanta l'ANS diviene il principale centro di ricerca italiano sulla verbovisualità, organizzando mostre, convegni e altri eventi culturali. Nel 1998 l'Archivio di Nuova Scrittura viene depositato in parte presso il Mart di Rovereto (biblioteca, archivi e parte delle opere) e il Museion di Bolzano (esclusivamente opere d'arte). La sezione opere dell'ANS include circa 1.600 lavori di artisti internazionali al Mart e circa 2.000 a Museion. L'archivio dell'ANS conserva, oltre all'archivio interno (fondo ANS), il fondo Fraccaro-Carrega, comprendente le carte del collezionista Marco Fraccaro e del poeta visivo Ugo Carrega. La sezione biblioteca, conservata al Mart, ospita oltre 18.000 volumi, tra i quali oltre 600 libri d'artista e centinaia di prime edizioni futuriste, nonché oltre 600 riviste d'arte, tra le quali oltre 300 riviste d'artista internazionali.
L'arte italiana si sviluppò nella penisola italica fin dalla preistoria. Durante l'Impero romano l'Italia fu al centro di una cultura artistica che per la prima volta creò un linguaggio universalmente omogeneo per il mondo europeo e mediterraneo. In alcuni periodi l'Italia fu il paese artisticamente più all'avanguardia d'Europa.
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