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Autore principale: Asta, , Grazia; Meacci, , Cecilia
Edizione: 5. ed
Pubblicazione: Firenze : Giunti : Regione Toscana, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La dislessia fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento o DSA (manuale DSM-5) ed è una condizione caratterizzata da problemi con la lettura e la diagnosi che si formula è indipendente dall’intelligenza della persona. Diverse persone ne sono colpite in misura diversa; i problemi possono includere difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge. Spesso queste difficoltà vengono notate inizialmente a scuola. In caso di compromissione totale delle capacità di lettura si parla di alessia. Le difficoltà sono involontarie e le persone con questo disturbo hanno un normale desiderio di apprendimento.Si ritiene che la dislessia sia causata dal coinvolgimento di fattori genetici e ambientali. In alcuni casi si manifesta in più membri della stessa famiglia come, ad esempio, ad un padre e ad uno o più dei propri figli. Spesso si verifica nelle persone con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e quando è associata a difficoltà nel fare i calcoli si parla di discalculia, un altro disturbo specifico dell’apprendimento. Può anche esordire in età adulta come risultato di lesioni cerebrali traumatiche, ictus o demenza. I meccanismi alla base della condizione sono da ricercarsi in problemi nei processi linguistici del cervello. La dislessia viene diagnosticata attraverso una serie di test di memoria, di ortografia, di visione e di capacità di lettura. Non si parla di dislessia quando la difficoltà di lettura è dovuta ad un insegnamento insufficiente o a problemi di udito o di vista.Il trattamento prevede l'utilizzo di adeguati metodi di insegnamento al fine di soddisfare le esigenze della persona. Anche se non si riesce a curare il problema alla base, è possibile diminuire il grado di sintomi. La dislessia rappresenta la disabilità di apprendimento più comune e colpisce il 3-7% della popolazione, anche se fino al 20% possono presentare sintomi di un certo grado. Sebbene la dislessia sia più frequentemente diagnosticata negli uomini, è stato suggerito che essa colpisca in realtà entrambi i sessi allo stesso modo. La dislessia si presenta in tutte le aree del mondo. Alcuni ritengono che la condizione dovrebbe essere considerata come un modo diverso di apprendimento, con vantaggi e svantaggi.
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
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