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Autore principale: Graziosi, Paolo <1906-1988>
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1962
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le pitture rupestri sono pitture riportate sulle pareti di grotte risalenti alla preistoria a partire dal Paleolitico. Nelle stesse grotte sono stati anche rinvenuti graffiti rupestri.
Levanzo (in siciliano Lèvanzu) è un'isola dell'Italia appartenente all'arcipelago delle isole Egadi, in Sicilia. Si tratta della più piccola delle Egadi, con una superficie emersa di appena 5 km². Vi si trova la località omonima, frazione di Favignana, comune italiano del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.
Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia più dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici. Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realtà della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche. L'interpretazione di queste figure è discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano. Per l'osservazione il momento migliore è l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono più facilmente visibili.
La grotta dell'Addaura è un complesso di tre grotte naturali poste sul fianco nord-orientale del monte Pellegrino a Palermo, in Sicilia. L'importanza del complesso è determinata dalla presenza di incisioni rupestri databili fra l'Epigravettiano finale e il Mesolitico. Sul fianco del monte Pellegrino, che domina Palermo, a sud-est della spiaggia di Mondello e a 70 metri sul livello del mare, si aprono alcune grotte e cavità nelle quali sono state ritrovate ossa e strumenti utilizzati per la caccia che attestano la presenza dell'uomo a partire dal Paleolitico e nel Mesolitico. I reperti sono conservati nel Museo archeologico di Palermo. La loro importanza tuttavia è dovuta soprattutto alla presenza di uno straordinario complesso di incisioni rupestri che ornano le pareti e che costituiscono un caso unico nel panorama dell'arte rupestre preistorica. Il nome Addaura (o Daura, nome del "tenimento") deriverebbe da una corruzione del termine greco laura che indica una particolare tipologia di comunità di anacoreti ; secondo altri deriverebbe dall'arabo: الدورة al-dawrah, che significa "la svolta", "l'ansa", o "il giro" con riferimento alla grande curva che il fianco costiero di Monte Pellegrino compie in quel punto..
Il Tuppo dei Sassi noto anche come Riparo Ranaldi è un complesso di pitture rupestri all'interno di un riparo naturale situato a circa 800 metri s.l.m., in una località detta bosco di Lagopesole, nel comune italiano di Filiano.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:47:24.643Z