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Titolo uniforme: La Libia d'oro
Autore principale: Rovani, Giuseppe
Pubblicazione: Milano : Rizzoli, 1962
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La Libia italiana fu creata dal colonialismo italiano nell'Africa settentrionale durata ufficialmente, dopo la amministrazione distinta della Tripolitania e della Cirenaica, dal 1934 al 1943.
Il Regno Unito di Libia fu uno Stato africano a regime monarchico esistito dal 1951 al 1969, decaduto in seguito ad un golpe da parte del colonnello Mu'ammar Gheddafi.
La guerra italo-turca (nota in italiano anche come guerra di Libia, impresa di Libia o campagna di Libia ed in turco come Trablusgarp Savaşı, ossia Guerra di Tripolitania) fu combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero ottomano tra il 29 settembre 1911 e il 18 ottobre 1912, per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica. Le ambizioni coloniali spinsero l'Italia ad impadronirsi delle due province ottomane che nel 1934, assieme al Fezzan, avrebbero costituito la Libia dapprima come colonia italiana ed in seguito come Stato indipendente. Durante il conflitto fu occupato anche il Dodecaneso nel Mar Egeo; quest'ultimo avrebbe dovuto essere restituito ai turchi alla fine della guerra, ma rimase sotto amministrazione provvisoria da parte dell'Italia fino a quando, con la firma del trattato di Losanna nel 1923, la Turchia rinunciò ad ogni rivendicazione e riconobbe ufficialmente la sovranità italiana sui territori perduti nel conflitto. Nel corso della guerra l'Impero ottomano si trovò notevolmente svantaggiato, poiché poté rifornire il suo piccolo contingente in Libia solo attraverso il Mediterraneo. La flotta turca non fu in grado di competere con la Regia Marina, e gli Ottomani non riuscirono ad inviare rinforzi alle province nordafricane. Pure se minore, questo evento bellico fu un importante precursore della prima guerra mondiale, perché contribuì al risveglio del nazionalismo nei Balcani. Osservando la facilità con cui gli italiani avevano sconfitto i disorganizzati turchi ottomani, i membri della Lega Balcanica attaccarono l'Impero prima del termine del conflitto con l'Italia. La guerra registrò numerosi progressi tecnologici nell'arte militare, tra cui, in particolare, il primo impiego militare dell'aeroplano sia come mezzo offensivo che come strumento di ricognizione (furono schierati in totale 9 apparecchi). Il 23 ottobre 1911 il pilota capitano Carlo Maria Piazza sorvolò le linee turche in missione di ricognizione ed il 1º novembre dello stesso anno l'aviatore Giulio Gavotti lanciò a mano la prima bomba aerea (grande come un'arancia, si disse) sulle truppe turche di stanza in Libia. Altrettanto significativo fu l'impiego della radio con l'allestimento del primo servizio regolare di radiotelegrafia campale militare su larga scala, organizzato dall'arma del genio sotto la guida del comandante della compagnia R.T. Luigi Sacco e con la collaborazione dello stesso Guglielmo Marconi. Infine, il conflitto libico registrò il primo utilizzo nella storia di automobili in una guerra: le truppe italiane furono dotate di autovetture Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT.
La nazionale di calcio della Libia (in arabo: منتخب ليبيا لكرة القدم) è la rappresentativa calcistica della Libia nazione ed è posta sotto l'egida della Libyan Football Federation, fondata nel 1962. Non è mai riuscita a qualificarsi per la fase finale della Coppa del mondo. La selezione vanta tre partecipazioni alla fase finale della Coppa d'Africa, dove raggiunse il secondo posto nel 1982 (battuta dal Ghana), nonché la vittoria nel Campionato delle Nazioni Africane del 2014 (ottenuta battendo proprio il Ghana). La nazionale libica vanta inoltre una finale di Coppa delle Nazioni Arabe, dove fu battuta nel 2012 dal Marocco. Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento raggiunto dalla Libia è il 36º posto del settembre 2012, mentre il peggiore è il 187º posto del luglio 1997; occupa attualmente il 101º posto della graduatoria.
Libia è una fermata della Linea B1 della metropolitana di Roma. Si trova nel quartiere Trieste, lungo viale Libia in corrispondenza di piazza Palombara Sabina; gli accessi alla stazione metropolitana si trovano in viale Libia, piazza Palombara Sabina e via Tigrè. Poco distante dalla fermata della metropolitana si trova la fermata Nomentana della FL1. Il nome originario di progetto era Libia/Gondar, poi ridotto a Libia.
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