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Autore principale: Cecioni, Cesare Giulio
Pubblicazione: Firenze : Valmartina, 1954
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Storia linguistica d'Inghilterra
Il termine anglosassone (plurale anglosassoni) è un termine collettivo con cui si descrivono di solito popoli germanici culturalmente e linguisticamente simili, che vissero nella Britannia. La loro classe dominante parlava lingue germaniche.
Il Medioevo inglese è un periodo storico, iniziato nel V e terminato nel XVI secolo. Storicamente inizia con la partenza delle legioni romane dalla Britannia e l'invasione degli Anglosassoni e termina con Enrico VIII e la riforma del teologo scozzese, John Knox. All'interno del Medioevo inglese, i secoli V e VI sono conosciuti dagli storici con i nomi di, "periodo sub-romano" o "secoli bui", a cui seguì il periodo noto come, "eptarchia anglosassone". Sul finire dell'VIII secolo giunsero invece i Vichinghi, causa di molti cambiamenti nell'isola. La conquista normanna, invece, fu un vero e proprio spartiacque nella storia medievale inglese, ponendo fine al periodo dell'Inghilterra anglosassone. Fino al X secolo il processo di sostituzione del potere celtico con quello germanico continuò in maniera frammentaria.
L'inglese antico o anglosassone (anche anglo-sassone e antico inglese, calchi dagli inglesi Anglo-Saxon e Old English, englisc o ænglisc nell'inglese antico), è la più antica forma conosciuta della lingua inglese, parlata tra il V e il XII secolo in zone geografiche che costituiscono parti dell'odierna Inghilterra e della Scozia meridionale. È una lingua appartenente al sottoceppo dell'anglo-frisone (a sua volta parte del più vasto ceppo del germanico occidentale o germanico del nord-ovest), simile proprio all'antico frisone e all'antico sassone. È legata anche al norreno e quindi al moderno islandese (che fa parte però del germanico settentrionale). L'antico inglese fu parlato di fatto per un periodo di circa 700 anni, partendo dalle popolazioni anglosassoni nord-germaniche e dello Jutland che arrivarono in Inghilterra. Prima della conquista dei Normanni del 1066, l'inglese antico adottò diversi aspetti di altre lingue parlate da popoli confinanti o conquistatori, come i Celti e i Vichinghi. Con la conquista da parte dei Vichinghi del Danelaw (in italiano "legge danese", la zona in cui i Vichinghi avevano fondato una vasta colonia), il norreno diede molti vocaboli all'inglese antico. Le parlate celtiche preesistenti nel territorio britannico, diversamente dal norreno e dal latino, non hanno avuto un grande impatto sulla lingua.
L'inglese (in inglese English, /ˈɪŋglɪʃ/) è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche, assieme all'olandese, all'alto e basso tedesco e al frisone. Conserva ancora un'evidente parentela col basso-tedesco continentale. Secondo alcuni studiosi scandinavi, l'inglese, almeno dalla sua fase media, è invece più affine alle lingue germaniche settentrionali (scandinave) che non a quelle continentali. Ogni Paese o territorio in cui l'inglese è parlato come lingua madre viene detto anglofono. È la prima lingua più parlata al mondo per numero di parlanti totali (nativi e stranieri) ed è la terza per numero di parlanti madrelingua (L1) totali (la prima è il cinese).
Il periodo storico della Britannia postromana corrisponde a quella fase della storia dell'Inghilterra che va dalla fine della dominazione romana (inizi V secolo) all'arrivo di Agostino di Canterbury (597); la data scelta per il termine del periodo è arbitraria, perché la cultura post-romana continuò nell'Inghilterra occidentale e nel Galles. Con il termine ci si riferisce in particolare al territorio che era stato ricompreso nella provincia romana della Britannia, fino alla cosiddetta "linea Forth-Clyde", a nord della quale si trovavano le regioni controllate dai Pitti. Il periodo è caratterizzato dall'invasione anglosassone nella Britannia romanizzata e dal tentativo - momentaneamente riuscito intorno al 500 - di respingerla; dopo il 540, in coincidenza con l'epidemia detta Peste di Giustiniano che spopolò la regione, la Britannia ormai sempre meno romanizzata finì per essere soggiogata dagli Anglosassoni, in particolare dopo la decisiva battaglia di Deorham, combattuta nel 577. Questo periodo della storia d'Inghilterra ha attratto una grande quantità di dibattiti popolari e accademici, in parte per la scarsità di materiale letterario e archeologico, in parte perché gli storici pensano che quegli eventi - invasione, insediamento e reinsediamento - forgiarono le identità nazionali delle Isole Britanniche nei secoli a venire. Il periodo in questione può essere anche denominato "primo Medioevo" o alto Medioevo.
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