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Pubblicazione: Corazzano (San Miniato) : Titivillus, c2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Lucca Film Festival (sigla LFF), chiamato anche Lucca Film Festival e Europa Cinema, è un evento che si svolge a Lucca dal 2005, a cadenza annuale, di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica affrontando gli apparenti contrasti tra Cinema d'essai, sperimentale e mainstream nella più ampia categoria dell'opera d'arte. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e performance - spaziando dal cinema mainstream al cinema d’autore - il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni, il Lucca Film Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti mediante programmazioni audaci ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di ospitare ed omaggiare registi, attori, critici,e artisti internazionali del cinema, quali Kenneth Anger, Jonas Mekas, Tsai Ming-liang, Michael Snow, Paolo Taviani, Robert Cahen, Lou Castel, Abel Ferrara, Philippe Garrel, György Pálfi, Antoni Padrós, Benedek Fliegauf, Peter Greenaway, John Boorman, David Lynch, David Cronenberg, Oliver Stone, Terry Gilliam, William Friedkin, George Romero, Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Willem Dafoe, Rutger Hauer, Philip Gröning, Michel Ocelot, Alfonso Cuarón. e di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuiscono le belle cornici di Lucca, Viareggio, città in cui il festival si è ormai imposto diventando un appuntamento atteso ed imperdibile in Italia e in Europa.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2021-05-26T01:34:29.618Z