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Autore principale: Ducati, Bruno
Pubblicazione: Firenze : F. Le Monnier, 1931
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Maometto (AFI: /maoˈmetto/; in arabo أبو ﺍﻟﻘﺎﺳﻢ محمد بن عبد الله بن عبد ﺍﻟﻤﻄﻠﺐ ﺍﻟﻬﺎﺷﻤﻲ, Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muṭṭalib al-Hāshimī; La Mecca, 570 circa – Medina, 8 giugno 632) è stato il fondatore e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta». È indicato in volgare italico arcaico anche come Macometto.Considerato l'ultimo esponente di una lunga tradizione profetica, entro la quale egli occupa per i musulmani una posizione di assoluto rilievo, venendo indicato come «Messaggero di Dio» (Allah), «Sigillo dei profeti» e «Misericordia dei mondi» (per citare solo tre degli epiteti onorifici attribuitegli per tradizione), Maometto sarebbe stato incaricato da Dio stesso, tramite l'angelo Gabriele, di predicare l'ultima Rivelazione all'umanità.
Maometto II (in ottomano: محمد ثانى, Mehmet II, detto ﺍلفاتح, Fātiḥ, "Il Conquistatore"; turco moderno: Fatih Sultan Mehmet; Adrianopoli (Tracia), 29 marzo 1432 – Gebze, 3 maggio 1481) fu il settimo sultano dell'Impero ottomano. Salito al trono a soli 13 anni dopo l'abdicazione del padre Murad II nel 1444, divenne sovrano effettivo solo nel 1451 perché nel frattempo il padre aveva ripreso il potere nel 1446. Tra i primi atti di governo, per consolidare il suo trono, all'età di 21 anni conquistò Costantinopoli (1453), che da decenni, protetta dalla sua doppia cerchia di mura, resisteva ad ogni tentativo di assedio da parte dei turchi, ponendo fine all'Impero Romano d'Oriente dopo 1058 anni di esistenza.
L'Islam (pronunciato in italiano AFI: /iˈzlam/ (tradizionale) o /ˈizlam/ (comune); in arabo: إسلام, Islām [ʔɪˈslæːm]) è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta. Con circa 1,8 miliardi di fedeli, ossia il 23% della popolazione mondiale, l'islam è la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta un tasso di crescita particolarmente significativo.Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che è anche il paese musulmano più popolato, il 25% nell'Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell'Africa subsahariana. Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America. Il simbolo della mezzaluna islamica è stato introdotto dagli Ottomani con la presa di Costantinopoli nel 1453. Il verde sarebbe per molti il colore dell'Islam (si vedano il mantello verde di Maometto e oggi le bandiere dell'Arabia Saudita, dell'Algeria, del Pakistan e della Lega araba), mentre per altri sarebbe il colore del solo sciismo (vedi una volta la bandiera dei fatimidi), ma in realtà Maometto e i suoi generali usavano indifferentemente anche vessilli di color bianco (vedi l'uso fattone cerimonialmente dagli Omayyadi), nero (dal califfato dei Rashidun e dagli Abbasidi) e rosso (si vedano oggigiorno gli sciiti kizilbash e le bandiere della Tunisia e della Turchia).
Le raffigurazioni di Maometto, fondatore dell'Islam, sono spesso oggetto di controversie e contestazioni. Descrizioni orali e scritte sono facilmente accettate da tutte le tradizioni dell'Islam, ma c'è disaccordo sulle rappresentazioni visive. Il Corano non vieta esplicitamente le immagini di Maometto, ma esistono alcuni ʾaḥādīth (tradizioni con valore giurisprudenziale, inferiori al solo Corano) che proibiscono ai musulmani di creare immagini del Profeta in qualsiasi circostanza. Questo porta molti sunniti e sciiti a credere che siano proibite, in senso assoluto, le rappresentazioni di qualsiasi essere vivente, con particolare riferimento a quelle di Maometto. La loro preoccupazione principale è che le immagini possano incoraggiare l'idolatria quando l'immagine stessa diventi più importante di ciò che rappresenta. Nell'arte islamica, alcune immagini raffigurano Maometto con il volto velato o attraverso il simbolo di una fiamma, anche se non mancano miniature in cui se ne propone la raffigurazione umana senza lo schermo di velature o simboli. Altri musulmani propongono, invece, un punto di vista più tollerante. Alcuni, particolarmente gli sciiti fuori dall'Iran, accettano sue rappresentazioni se sono rispettose, e utilizzano abitualmente immagini di Maometto in libri e decorazioni artistiche, come hanno fatto anche i sunniti in diverse epoche nel passato. Ciò non toglie che molti musulmani che si pongono su posizioni strettamente tradizionalistiche siano contrari ad ogni rappresentazione di Maometto, anche da parte di non musulmani.
Maometto (AFI: /maoˈmetto/; in arabo أبو ﺍﻟﻘﺎﺳﻢ محمد بن عبد الله بن عبد ﺍﻟﻤﻄﻠﺐ ﺍﻟﻬﺎﺷﻤﻲ, Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muṭṭalib al-Hāshimī; La Mecca, 570 circa – Medina, 8 giugno 632) è stato il fondatore e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta». È indicato in volgare italico arcaico anche come Macometto.Considerato l'ultimo esponente di una lunga tradizione profetica, entro la quale egli occupa per i musulmani una posizione di assoluto rilievo, venendo indicato come «Messaggero di Dio» (Allah), «Sigillo dei profeti» e «Misericordia dei mondi» (per citare solo tre degli epiteti onorifici attribuitegli per tradizione), Maometto sarebbe stato incaricato da Dio stesso, tramite l'angelo Gabriele, di predicare l'ultima Rivelazione all'umanità.
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