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Titolo uniforme: Novelli, Luca. Marie Curie e i segreti atomici svelati
Autore principale: Novelli, Luca <1947- >
Serie: Lampi di genio
Serie: Lampi di genio. - Editoriale Scienza
Serie: Lampi di genio
Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie (Varsavia, 7 novembre 1867 – Passy, 4 luglio 1934), è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per i loro studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio, il cui nome venne scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra. Marie Curie, unica donna tra i quattro vincitori di due Nobel, è la sola ad aver vinto il Premio in due distinti campi scientifici. Maria Skłodowska crebbe nella Polonia russa; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi e nel 1891 iniziò a frequentare la Sorbona, dove si laureò in fisica e matematica. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Morì nel 1934 per le radiazioni cui il suo fisico era stato per lungo tempo esposto e di cui negò sempre la pericolosità.
Gabriella Greison (Milano, 12 marzo 1974) è una fisica, scrittrice, drammaturga e attrice teatrale italiana.
Oscar D'Agostino (Avellino, 29 agosto 1901 – Roma, 16 marzo 1975) è stato un chimico italiano.
Le donne hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico fin dall'antichità (per l'antichità si veda anche la voce donne in filosofia). Gli storici interessati alla relazione tra genere e scienza sono riusciti a far ampliare lo sguardo sugli sforzi scientifici compiuti dalle donne e sulle loro realizzazioni, sulle barriere che hanno dovuto affrontare e superare e sulle strategie attuate per far esaminare ed accettare (vedi revisione paritaria) il loro lavoro nelle principali riviste scientifiche ed in altre pubblicazioni. Lo studio storico, critico e sociologico di questi temi è divenuto una disciplina accademica di per sé. Il coinvolgimento delle donne nel campo della medicina si è verificato in molte tra le più antiche civiltà, mentre lo studio della filosofia della natura nell'antica Grecia era aperto alle donne; esse hanno inoltre contribuito anche alla protoscienza dell'Alchimia nel corso del I-II secolo. Durante tutto il Medioevo il monastero cristiano rappresentò il più importante centro d'istruzione e di raccolta e preservazione dell'antica sapienza; alcune di queste comunità hanno permesso anche alle donne di contribuire alla ricerca scientifica. Mentre l'XI secolo ha visto la nascita e lo sviluppo delle prime università nel Medioevo, le donne sono state per la maggior parte escluse da qualsiasi forma d'istruzione pubblica. L'attitudine ad educare le donne in campo medico nella penisola italiana sembra essere stata maggiormente liberale rispetto ad altri luoghi; la prima donna conosciuta per essersi guadagnata una posizione universitaria in un campo di studi scientifico è stata la scienziata italiana Laura Bassi nel 1732 all'università di Bologna. Anche se il ruolo di genere rimase largamente definito durante il XVIII secolo, le donne hanno vissuto grandi progressi nella scienza. Nel corso della maggior parte del XIX secolo esse sono rimaste escluse dalla formazione scientifica più formale, ma nonostante ciò hanno cominciato ad essere ammesse in società erudite e di studio proprio in questo periodo. Nel tardo XIX secolo l'aumento dei college istituiti espressamente per favorire l'istruzione femminile ha fornito posti di lavoro per le donne scienziate e le prime grandi opportunità di educazione ufficiale. Marie Curie, la prima donna a ricevere un Premio Nobel nel 1903 (Premio Nobel per la fisica) è riuscita ad ottenerne un altro nel 1911 (Premio Nobel per la chimica), per i suoi studi sulla radioattività. Quaranta donne hanno ricevuto il Nobel tra il 1901 e il 2010; 17 di queste nei campi fisico, chimico e fisiologico-medico.
La Pecora Nera è un personaggio nato dalla matita di Andrea Valente, illustratore e scrittore. Compare per la prima volta nel gennaio del 1995 su una cartolina di buona fortuna esclamando "crepi il lupo!". Sarà il diario-agenda a diventare un oggetto cult per i ragazzi, decretandone il successo. La filosofia del personaggio è semplicemente il rovesciamento dello stereotipo di pecora nera. La diversità diventa un valore, se non addirittura una necessità. Proprio per questo motivo partecipa ad iniziative sociali, in collaborazione tra gli altri con Emergency, Greenpeace, l'ospedale san Matteo di Pavia e l'Istituto Penale Minorile di Nisida. Dal 2000 la Pecora Nera è anche protagonista di libri di narrativa per ragazzi. Il progetto La Pecora Nera & altri sogni, da cui l'omonimo libro realizzato insieme con gli operatori e i ragazzi del carcere minorile di Nisida, ha vinto il Premio Andersen 2007 per il progetto educativo. Con l'attore Francesco Mastrandrea, Andrea Valente ha messo in scena una rappresentazione teatraleggiante dal titolo L'incredibile, avventurosa vita della Pecora Nera, narrata da lei medesima: una storia del mondo vista da un insolito punto di vista.
La fisica (termine che deriva dal latino physica, "natura" a sua volta derivante dal greco (τὰ) φυσικά ((tà) physiká), "(le) cose naturali", nato da φύσις (phýsis), entrambi derivati dall'origine comune indoeuropea) è la scienza della natura nel senso più ampio. Nata con lo scopo di studiare i fenomeni naturali, ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, ovvero quantificati o misurati, attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e le loro variazioni, mediante astrazioni matematiche, quest'obiettivo è raggiunto attraverso l'applicazione rigorosa del metodo scientifico, il cui scopo ultimo è fornire uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto: l'insieme di principi e leggi fisiche relative a una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall'induzione sperimentale.
Record aggiornato il: 2024-06-24T01:46:45.532Z