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Autore principale: Museo Stefano Bardini
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I musei nazionali italiani, chiamati anche istituti museali statali o musei statali, sono enti pubblici istituiti con apposita Legge dello Stato approvata dal Parlamento italiano e gestiti dal Ministero per i beni e le attività culturali (MiBACT), attraverso la Direzione generale Musei e le Direzioni regionali Musei operanti sul territorio. I musei, gallerie ed aree archeologiche nelle tre regioni a statuto speciale di Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta sono invece gestiti autonomamente. Nell'articolo 101 Codice dei beni culturali e del paesaggio i musei sono descritti fra i luoghi della cultura, come «struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio». E’ da notare che, nello stesso articolo 101 del Codice, sono annoverati fra i luoghi della cultura anche le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale e che, nel caso degli istituti statali, sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico, secondo le modalità stabilite dall’art. 102 del Codice.Nell'art. 43 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica». Informazioni sui musei statali italiani, con i recapiti, gli orari di apertura e le modalità di accesso, sono disponibili tramite i motori di ricerca del Ministero e della Direzione generale Musei.
La statua di Bonifacio VIII è una scultura marmorea di Arnolfo di Cambio e aiuti, databile alla fine del XIII secolo, proveniente dall'antica facciata di Santa Maria del Fiore e oggi conservata nel Museo dell'Opera del Duomo a Firenze.
Il Museo della Moda e del Costume (precedentemente Galleria del Costume) è uno dei musei ospitati dentro palazzo Pitti a Firenze, in particolare nella palazzina della Meridiana, un padiglione a sud del palazzo al quale si accede anche dal giardino di Boboli. Nel 2013 il circuito museale del giardino di Boboli, che comprende anche il Tesoro dei Granduchi, il Museo della Moda e del Costume, il Museo delle porcellane e il giardino Bardini, è stato il sesto sito italiano statale più visitato, con 710.523 visitatori e un introito lordo totale di 2.722.872 Euro. Nel 2016 il circuito museale ha fatto registrare 881.463 visitatori..
La Madonna della Mela è un'opera in terracotta attribuita a Donatello o a Luca della Robbia e conservata nel Museo Bardini a Firenze. Misura 90x64 cm ed è databile al primo quarto del Quattrocento. Dall'inventario del museo si sa solo che Stefano Bardini la annotò come proveniente da Scarperia. L'attribuzione è stata molto discussa e si sono fatti i nomi anche di Jacopo della Quercia e Luca della Robbia. Bardini la attribuiva a Lorenzo Ghiberti, mentre De Nicola la riteneva opera sicura di Nanni di Banco. Kreutheimer la associò ad altre Madonne di ambito donatelliano, come la Madonna Kress alla National Gallery di Washington, lo stucco di Sant'Andrea a Siena e la Madonna con Bambino del County Museum di Los Angeles. Oggi in genere viene collocata tra i lavori autografi di Donatello nati per la committenza privata e collocata vicino a opere quali il San Giovanni Evangelista per la facciata del Duomo di Firenze o il San Ludovico di Tolosa.
Il Tesoro dei Granduchi (fino al 2015 chiamato Museo degli Argenti) fa parte del complesso di Palazzo Pitti a Firenze. Istituito nella seconda metà dell'Ottocento, è ospitato nell'ala laterale settentrionale del corpo di fabbrica principale del palazzo, entro il quale si estende in 14 sale al piano terra (appartamenti estivi ai quali si accede dal cortile del Buontalenti) e in 13 sale al soprastante piano mezzanino. Il museo viene chiamato anche Tesoro dei Medici, sebbene alcuni pezzi datino all'epoca successiva degli Asburgo-Lorena, e contiene una vasta collezione di pezzi inestimabili di oreficeria, argenteria, cristalli, opere in avorio e in pietre dure. Custodisce anche una preziosa raccolta di cammei e intagli appartenuta ai Medici, oggi confluita in parte al Museo archeologico nazionale di Napoli e al Museo archeologico nazionale di Firenze in seguito a complesse vicende storiche e dinastiche. Nel 2013 il circuito museale del giardino di Boboli, che comprende anche il Tesoro dei Granduchi, la Galleria del Costume, il Museo delle porcellane e il giardino Bardini, è stato il sesto sito italiano statale più visitato, con 710.523 visitatori e un introito lordo totale di 2.722.872 Euro. Nel 2016 il circuito museale ha fatto registrare 881.463 visitatori.. Con la riforma Franceschini del 2015, il museo, con tutto il complesso di palazzo Pitti, è entrato nell'orbita della Galleria degli Uffizi, diretto con speciale autonomia da Eike Schmidt. In questa occasione è stato cambiato il nome da "Museo degli Argenti" a "Tesoro dei Granduchi".
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Record aggiornato il: 2021-05-26T01:55:23.795Z