Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Marcocci, Idro
Il Museo diocesano della cattedrale e cunicoli etruschi di Chiusi (Siena) è stato istituito nel 1932 da mons. Giuseppe Conti, vescovo di Chiusi-Pienza (1917 - 1941). Nel 1984, durante l'episcopato di mons. Alberto Giglioli (1986 - 2000), è stato ampliato e rinnovato secondo i moderni criteri museali. Nel 1990 è stato ulteriormente ampliato con l'apertura di quattro nuove sale nel palazzo vescovile, per esporre e conservare altre opere provenienti da parrocchie della diocesi di Chiusi, Successivamente è stato aperto il percorso sotterraneo, detto Labirinto di Porsenna, che attraverso i cunicoli etruschi, conduce alla cisterna etrusco-romana e alla salita sulla torre campanaria.
La chiesa della Santissima Annunziata è una chiesa di Pistoia, situata in Piazza dei Servi. Fondata nella seconda metà del Duecento, fu completata alla fine del secolo successivo, quindi rimaneggiata durante il Quattrocento e, più radicalmente, in epoca barocca, fra Seicento e Settecento. All'interno sono conservate numerose opere pittoriche, affreschi e tele, di varie epoche storiche, fra cui una Natività di Lodovico Cardi detto il Cigoli. Alla chiesa sono annesse altre strutture, quali un chiostro del Trecento rimaneggiato in epoche successive, un oratorio e un convento di fondazione cinquecentesca.
Penne (Pònne in dialetto locale) è un comune italiano di 11 875 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo. Dal 2012 fa parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia. Di origini pre-romane, sorge in una zona la cui frequentazione da parte dell'uomo risale almeno al Neolitico medio e fu l'antica capitale della popolazione italica dei Vestini. Il comune è situato a uguale distanza tra il mare Adriatico e il Gran Sasso d'Italia, presentandosi come porta di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga attraverso la Riserva naturale controllata Lago di Penne. La cittadina è inoltre il centro principale dell'area Vestina. L'utilizzo del mattone, presente in tutti gli edifici e nei resti di alcune pavimentazioni, ha portato a soprannomirare la città “città del mattone”. Nel 2006 è stata conferito alla cittadina il riconoscimento della medaglia d'argento al merito civile per le distruzioni subite durante la Seconda guerra mondiale.
Record aggiornato il: 2021-11-25T04:48:47.270Z