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Autore principale: Cardini, Franco
Serie: La vetrina delle civiltà [Giunti]
Serie: La vetrina delle civiltà / Collana creata e diretta da Giovanni Caselli
I La Bionda sono un duo musicale formato dai fratelli Carmelo La Bionda e Michelangelo La Bionda noti anche col nome artistico D. D. Sound. Sono considerati tra gli inventori della disco music italiana, divenuta poi internazionalmente nota come italo disco.
Il quenya (IPA: /ˈkwɛnja/; in tengwar ) è una lingua artificiale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Denominato qenya fino alla seconda metà degli anni quaranta, venne sviluppato ininterrottamente a partire dal 1912 fino alla morte del suo creatore. Parlato dalle razze elfiche dei noldor e dei vanyar, che raggiunsero Valinor e poi migrarono verso la Terra di Mezzo, il quenya è un idioma fittizio ma grammaticalmente e storicamente realistico. Originario di Aman, sarebbe poi stato sviluppato dagli eldar sulla base di una lingua precedente, denominata eldarin comune, mantenendo ancora tutte le caratteristiche principali del primo linguaggio elfico.Quest'idioma, come gli altri linguaggi ideati da Tolkien, è il risultato di processi linguistici "graduali" comuni a tutte le lingue elfiche, con le quali infatti condivide buona parte del lessico, della grammatica e della fonologia. Fuori da Aman questa lingua, nonostante la sua "fama" di lingua letteraria, venne presto soppiantata dal sindarin, rimanendo in uso solo presso i più colti o come lingua scritta.Essendo stata creata puramente per scopi artistici, questa lingua non ha tuttora regolazioni ufficiali, nonostante ci siano molte fonti e siti considerati autorevoli dagli esperti e dagli appassionati della lingua. Tuttavia buona parte del lavoro svolto da Tolkien è inedito. Da un punto di vista grammaticale la lingua ha un complesso sistema flessivo, ispirato principalmente al finlandese, e un gran numero di affissi e prefissi. Da un punto di vista fonetico, invece, la lingua è molto simile al latino e alle lingue romanze, in particolare lo spagnolo e l'italiano.
Un concorso di bellezza è una competizione basata principalmente, sebbene non sempre del tutto, su un giudizio sulla bellezza fisica dei partecipanti. In alcuni casi i criteri di giudizio utilizzati possono essere altri, tra i quali la personalità, dimostrazioni di talento e risposte alle domande che vengono poste. Esistono concorsi di bellezza destinati alle donne ed altri destinati agli uomini, e generalmente sono gestiti separatamente. Data la composizione di genere di molti potenziali spettatori, i concorsi di bellezza maschili sono molto meno numerosi di quelli riservati alle donne, e spesso pongono l'accento sul fisico dei partecipanti, più che sulla loro bellezza complessiva. Nei concorsi di bellezza riservati a partecipanti di sesso femminile, le vincitrici vengono spesso nominate "reginette di bellezza".
I ragazzi della via Pál (in ungherese A Pál utcai fiúk) è un romanzo per ragazzi di Ferenc Molnár, pubblicato per la prima volta a puntate su rivista nel 1907 e destinato anche agli adulti, come denuncia della mancanza di spazi per il gioco dei più giovani. È forse il più popolare romanzo ungherese, nonché uno dei più noti classici della letteratura per ragazzi; parte della critica ha con il tempo rilevato anche gli spunti di riflessione antimilitaristi, nell'analizzare come i giovani protagonisti siano vittime psicologiche dell'ingiusta violenza del "sistema guerra" tipico degli adulti.In Italia il romanzo è noto anche come I ragazzi della via Pal o I ragazzi della via Paal. Quest'ultima versione è stata per decenni quella utilizzata in Italia perché nella lingua ungherese il grafema "á" non equivale al fonema "a" della lingua italiana, ma ad una "a" molto allungata che non esiste nella lingua italiana. Così, per facilitare una pronuncia attendibile del nome, la lettera "á" è stata translitterata in "aa".
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