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Autore principale: Montanelli, Mauro
Pubblicazione: [Castelfiorentino] : Comune di Castelfiorentino ; Firenze : Titivillus, 1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Carovigno, Carvìgni in salentino settentrionale (codice IPA: [karoˈviɲɲo]) è un comune italiano di 17 213 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. La cittadina fa parte del Salento settentrionale ed è un centro di produzione di olio di oliva. Il litorale carovignese ha ottenuto nel 2007, e dal 2016 al 2020 (per le seguenti tre spiagge: Mezzaluna a Torre Santa Sabina, Pantanagianni e Torre Guaceto) la Bandiera Blu, dal 2017 al 2020 le 5 vele di Legambiente, in quanto facente parte del comprensorio turistico "costa del parco agrario degli ulivi secolari", che comprende anche i comuni di Polignano a Mare, Fasano, Monopoli e Ostuni. Inoltre è stato premiato dal 2017 al 2020 con il riconoscimento per i comuni rurali delle Spighe Verdi.
Il Molise (AFI: /moˈlize/) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 298 067 abitanti, con capoluogo Campobasso. Nata nel 1963 per distaccamento della provincia di Campobasso dalla regione Abruzzi e Molise, istituita nel 1948, confina con l'Abruzzo e il Mare Adriatico a nord, con il Lazio a ovest, la Campania a sud e la Puglia a est; le province sono Campobasso e Isernia, quest'ultima istituita nel 1970 per distaccamento di 52 comuni dalla provincia di Campobasso. Il termine "Molise" proviene dai primi feudatari del Contado, che avevano il cognome "De Molisio", mentre altri sostengono che derivi dal comune di Molise. L'attuale territorio molisano era in gran parte compreso nell'antica regione Regio IV Samnium, ovvero il Sannio, ed era la culla dell'antica civiltà sannita. In epoca longobarda comincia a definirsi il primo nucleo di quello che diventerà in seguito il Contado di Molise, un territorio che soltanto in età moderna troverà una stabile autonomia rispetto alla confinante Terra di Lavoro e alla Capitanata. L'entità amministrativa contemporanea, ben diversa dal Contado originario che escludeva ampie zone, trae le proprie origini nella suddivisione del Regno delle Due Sicilie realizzata durante la dominazione napoleonica.
Tradizioni popolari di Nuoro è una raccolta di saggi etnografici pubblicati da Grazia Deledda poco più che ventenne, originariamente in dodici puntate, dal 1893 al 1895, sulla Rivista delle tradizioni popolari italiane, diretta in Firenze da Angelo de Gubernatis, e in seguito in volume presso vari editori. Gli usi e i costumi dei sardi della zona centrale montana del Nuorese sono individuati dalla giovane Deledda nei luoghi e nei modi del vivere in casa (dall'arredamento agli utensili e al cibo preparato nelle occasioni festive e quotidiane) e nei campi, nella religiosità e nelle superstizioni, nei modi di dire e nei proverbi, nelle imprecazioni e implorazioni, nei canti sacri e profani. La ricerca e la sistemazione di questi dati in una rivista scientifica dell'epoca sono stati visti, tra l'altro, all'origine della precisione etnografica con cui la Deledda matura tratterà nei suoi romanzi molti aspetti della vita tradizionale della Barbagia in Sardegna.
Il volume Il Folklore d'Italia - Guida dei Gruppi Folklorici Italiani è un annuario che come suggerisce il sottotitolo, va utilizzato come guida, per gli interessati, al variegato e vasto mondo del folclore italiano.
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