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Autore principale: Rossi, Rossana
Serie: I libri di Airone junior
Serie: I libri di Airone junior
Fin dalla fine degli anni ottanta, ci sono stati vari tentativi per cercare di immagazzinare l'energia prodotta dai fulmini. Un singolo fulmine porta una quantità relativamente grande di energia (circa 5 miliardi di Joule, quasi quanto l'energia prodotta da 145 litri di petrolio); questa energia è concentrata in uno spazio molto ridotto e il suo passaggio ha una durata estremamente ridotta (dell'ordine di grandezza dei microsecondi). Sono stati proposti vari metodi per sfruttare i fulmini come fonte energetica: utilizzare queste grandi quantità di energia per generare idrogeno dall'acqua; sfruttare il calore prodotto da un rapido riscaldamento dell'acqua tramite un fulmine; utilizzare un gruppo di parafulmini per sfruttare l'energia direttamente o tramite la conversione in energia meccanica; utilizzare induttori posizionati lontano dalla zona d'uso, in modo da catturare in modo sicuro parte dell'energia.
Record aggiornato il: 2023-06-29T01:46:19.259Z