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Per monoteismo (dal greco μόνος, "unico, solo" e θεός, "dio") si intende la fede in una sola divinità identificata, in lingua italiana, con il termine Dio. Le religioni che propriamente hanno questa definizione sono, in ordine di apparizione storica: Atonismo nell'antico Egitto (XIV secolo a.C.), considerato come la prima forma di monoteismo attestato. Zoroastrismo (1000 a.C. - 800 a.C.) Ebraismo dall'epoca dell'esilio babilonese che è datato al 550 a.C. ad oggi Cristianesimo (cattolicesimo/protestantesimo/ortodossia) Islam (VII secolo, sunnismo/sciismo/ibadismo) Sikhismo (XV secolo, in India) Bahaismo (XIX secolo) Ayyavazhi (XIX secolo) Rastafarianesimo (anni Trenta del XX secolo).Più propriamente, però, i monoteisti attribuiscono connotati di "personalità" al proprio Dio, tali da differenziarlo dalle altre divinità, che non sarebbero altro che semplice creazione umana (monoteismo esclusivo) o altre forme dello stesso Dio (monoteismo inclusivo). Spesso si è avuta un'evoluzione: da un culto di tipo enoteistico, dove i fedeli accettano l'esistenza di altri dei stranieri, ma adorano solo ed esclusivamente il loro Dio, a quello monoteistico.
La religione è quell'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto religioso. Va tenuto presente che «il concetto di religione non è definibile astrattamente, cioè è al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a determinate formazioni storiche». Lo studio delle "religioni" è oggetto della "Scienza delle religioni" mentre lo sviluppo storico delle religioni è oggetto della "Storia delle religioni".
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