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Autore principale: Mostra dell'opera di Ottone Rosai1960><Firenze ;
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, stampa 1960
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La Collezione Mattioli è un'importante raccolta d'arte di avanguardie storiche italiane, in particolare futurismo e metafisica, costituita da Gianni Mattioli soprattutto tra il 1946 e il 1953, anno della prima esposizione pubblica a Palazzo Strozzi di Firenze. Dopo un tour internazionale di mostre, ventisei capolavori sono stati notificati dallo Stato italiano nel 1973 come collezione indivisibile e «insostituibile testimonianza di momenti capitali della pittura italiana di questo secolo tra il 1910 e il 1920, essenzialmente per il futurismo e la metafisica». Grazie a un prestito a lungo termine la collezione notificata è stata esposta dal 1997 al 2016 alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Grazie a un secondo prestito saranno visibili all'apertura di Palazzo Citterio per la Pinacoteca di Brera dal 2018.
Giovanni Mattioli, detto Gianni (Milano, 29 novembre 1903 – Milano, 14 febbraio 1977), è stato un collezionista d'arte italiano, tra i più importanti per il futurismo e la metafisica. Particolarmente legato a Fortunato Depero, negli anni dal 1946 al 1953 ha costituito una collezione d'arte con lavori dei maggiori esponenti delle avanguardie storiche italiane quali Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai, Luigi Russolo, Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici e molti altri. In mostra come collezione per la prima volta a Palazzo Strozzi di Firenze nel 1953, nel 1973 ventisei capolavori vengono notificati dallo Stato italiano come «insostituibile testimonianza di momenti capitali della pittura italiana di questo secolo tra il 1910 e il 1920, essenzialmente per il futurismo e la metafisica» Viene spesso confuso con il banchiere Raffaele Mattioli con il quale tuttavia non ha rapporti di parentela.
Il palazzo di Gino Capponi, o Capponi-Farinola o Capponi all'Annunziata, si trova nella via che ha lo stesso nome del palazzo, via Gino Capponi, dedicata a Gino Capponi, politico e scrittore che proprio in questo palazzo visse e morì nel 1876. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
La Pinacoteca di Brera è una galleria nazionale d'arte antica e moderna, collocata nell'omonimo palazzo, uno dei complessi più vasti di Milano con oltre 24 000 metri quadri di superficie. Il museo espone una delle più celebri raccolte in Italia di pittura, specializzata in pittura veneta e lombarda, con importanti pezzi di altre scuole. Inoltre, grazie a donazioni, propone un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea, con capolavori di artisti del XX secolo. Un tratto caratteristico di Brera, che lo differenzia da altri musei italiani, è la presenza di grandi capolavori di diverse scuole: lombarda, toscana e dell’Italia Centrale, veneta oltre che di dipinti importanti di scuola fiamminga. Questo deriva dall’impostazione data al museo fin dall’epoca napoleonica, quando fu concepito come luogo rappresentativo di tutta l’arte italiana di ogni epoca e di ogni regione, accogliendo opere prelevate da chiese e conventi (parte dei quali soppressi), nell’ottica illuministica e “rivoluzionaria” (che condivide con il Louvre) di mettere a disposizione del pubblico quadri fino allora difficilmente accessibili. Nell’ottobre 2018 si è concluso il riallestimento di tutte le 38 sale, promosso dal direttore James Bradburne, nominato nel 2015.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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