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Autore principale: Simari, , Maria Matilde ; Del Gobbo, , Giovanna
Pubblicazione: [Borgo San Lorenzo] : Comunità Montana Mugello, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 circa – Roma, 18 febbraio 1455), detto il Beato Angelico o Fra' Angelico, fu un pittore italiano. Fu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982, anche se già dopo la sua morte era stato chiamato Beato Angelico sia per l'emozionante religiosità di tutte le sue opere che per le sue personali doti di umanità e umiltà. Fu Giorgio Vasari, ne Le vite ad aggiungere al suo nome l'aggettivo "Angelico", usato in precedenza da fra Domenico da Corella e da Cristoforo Landino. Frate domenicano, cercò di saldare i nuovi principi rinascimentali, come la costruzione prospettica e l'attenzione alla figura umana, con i vecchi valori medievali, quali la funzione didattica dell'arte e il valore mistico della luce.
L'Annunciazione è un'opera di fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (tempera su tavola, 154x194 cm il pannello centrale, 194x194 compresa la predella) conservata nel Museo del Prado a Madrid e databile alla metà degli anni trenta del Quattrocento. L'opera è probabilmente la terza di una serie di tre grandi tavole dell'Annunciazione dipinte dall'Angelico negli anni trenta del Quattrocento; le altre due sono l'Annunciazione di Cortona e l'Annunciazione di San Giovanni Valdarno. La datazione non è però concorde ed alcuni storici dell'arte invertono la serie, proponendo la tavola del Prado come la prima.
Il Museo del Prado è una delle pinacoteche più importanti del mondo e si trova a Madrid in Spagna. Vi sono esposte opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi, fra cui Beato Angelico, Andrea Mantegna, Raffaello Sanzio, Hieronymus Bosch, Rogier van der Weyden, Bruegel il Vecchio, El Greco, Pieter Paul Rubens, Tiziano, Diego Velázquez, Francisco Goya.
Le Gallerie nazionali d'arte antica sono un'istituzione museale di Roma articolata in due distinte sedi espositive, una a Palazzo Barberini e l'altra a Palazzo Corsini. Il palazzo Barberini fu progettato per papa Urbano VIII da Carlo Maderno (1556–1629) sulla precedente collocazione di Villa Sforza. Il soffitto del salone centrale fu decorato da Pietro da Cortona con il panegirico Allegoria della Divina Provvidenza e del potere Barberini per glorificare la famiglia Barberini. Il palazzo Corsini, noto in precedenza come palazzo Riario, è un edificio del XV secolo risistemato nel XVIII secolo dall'architetto Ferdinando Fuga per il cardinale Neri Maria Corsini. La collezione della galleria comprende lavori di Bernini, Caravaggio, van Dyck, Holbein, Beato Angelico, Lippi, Lotto, Preti, Poussin, El Greco, Raffaello, Tiepolo, Tintoretto, Rubens, Murillo, Ribera e Tiziano.
Il Museo di San Marco è un museo statale italiano; ha sede nella parte monumentale di un antico convento domenicano sito in piazza San Marco a Firenze. La fama del museo, la cui architettura è un capolavoro rinascimentale, si deve soprattutto alla presenza di opere di Beato Angelico, presenti in tanti ambienti del convento. Un'ala è dedicata alla scuola di San Marco (Fra' Bartolomeo, Mariotto Albertinelli e i loro allievi), che pure vissero a lavorarono qui, mentre un'altra ospita il lapidario e i resti di edifici demoliti nel periodo del Risanamento di Firenze capitale. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
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