Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Gemelli, Giovanni
Pubblicazione: Firenze : Barbèra, 1859
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: d , Paese:
Il'infante don Juan de Austria, italianizzato in don Giovanni d'Austria (Ratisbona, 24 febbraio 1547 – Bouges, 1º ottobre 1578), è stato un condottiero, ammiraglio e diplomatico spagnolo. Figlio naturale dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, don Giovanni è ricordato per la sua carriera militare che lo vide al comando della flotta della Lega Santa, con cui sconfisse gli Ottomani nella battaglia di Lepanto del 1571.
Giovanna I d'Angiò (Napoli, 1326 circa – Muro Lucano, 27 luglio 1382) fu regina regnante di Napoli, regina titolare di Sicilia e di Gerusalemme e contessa di Provenza e di Forcalquier dal 1343 al 1381, anno della sua deposizione. Fu una delle prime regine regnanti d'Europa.
Maria Carolina Luisa Giuseppa Giovanna Antonia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Carolina d'Austria (Vienna, 13 agosto 1752 – Vienna, 8 settembre 1814), nata arciduchessa d'Austria, divenne regina consorte di Napoli e Sicilia come moglie di Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia. Era la tredicesima dei figli dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria e dell'imperatore Francesco I. Per suggellare un'alleanza con i Borbone di Spagna, nel 1768 venne data in sposa al re Ferdinando IV di Napoli, figlio di Carlo III di Spagna. Dall'unione nacquero diciotto figli e, dopo la nascita del primo erede maschio nel 1775, in base ai termini del contratto nuziale, Maria Carolina ebbe accesso al consiglio privato della corona. Intelligente e volitiva, riuscì a imporsi come figura di comando e de facto governò il Regno di Napoli. Maria Carolina promosse Napoli come centro culturale, patrocinando artisti, tra cui i pittori Jakob Philipp Hackert e Angelika Kauffmann, e accademici come Gaetano Filangieri, Domenico Cirillo e Giuseppe Maria Galanti, non restando indifferente al vivace dibattito illuminista. La regina promosse numerose riforme, tra cui la revoca del divieto di associazione massonica (Maria Carolina fece parte di una loggia massonica di sole donne.) e l'ampliamento della marina militare, affidata al suo favorito John Acton, e riuscì a sganciare Napoli dall'influenza del regno spagnolo. Tuttavia, durante la rivoluzione francese, Maria Carolina abbandonò per sempre la sua posizione di sostenitrice del dispotismo illuminato e si schierò invece tra i più strenui conservatori dopo l'esecuzione della regina di Francia Maria Antonietta, la prediletta tra le sue sorelle. Scandalizzata dal trattamento riservatole, la regina di Napoli sviluppò un forte sentimento antifrancese e si alleò con la Gran Bretagna e l'Austria contro la Francia durante le guerre rivoluzionarie francesi e napoleoniche. Fuggì in Sicilia insieme al marito dopo l'invasione francese della parte continentale del regno, dove fu proclamata la Repubblica Napoletana nel gennaio del 1799. Sei mesi dopo, tornata sul trono, Maria Carolina fu tra i principali sostenitori delle sentenze di morte emesse contro i rivoluzionari, tra cui un gran numero di quegli intellettuali un tempo da lei sostenuti. Fu deposta nuovamente dalle forze napoleoniche nel 1806 e trascorse i suoi ultimi anni in esilio a Vienna, dove morì nel 1814, poco prima di poter assistere alla restaurazione dei Borboni sul trono delle Due Sicilie.
Il seguente è un elenco cronologico dei Sovrani del Regno di Napoli dalla sua nascita fino all'unione formale con il Regno di Sicilia nel Regno delle Due Sicilie. Regno di Napoli è il nome informale con cui è conosciuto nella moderna storiografia l'antico Stato italiano esistito, con alterne vicende, dal XIII al XIX secolo, il cui nome ufficiale era Regno di Sicilia citeriore
Carlo d'Asburgo (Vienna, 1º ottobre 1685 – Vienna, 20 ottobre 1740) è stato imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Napoli come Carlo VI, Arciduca d'Austria, Re di Sicilia, Re di Sardegna, Re d'Ungheria, Re di Boemia, Duca di Milano, Duca di Parma e Piacenza, Re di Spagna e Conte di Barcellona come Carlo III e Duca di Teschen come Carlo I.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-15T03:19:02.515Z