Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Serie: Biblioteca di cultura moderna ; 1153
Il termine nichilismo, o nihilismo (dal latino classico nihil, "nulla"), nella lingua tedesca Nihilismus, fu adottato in Germania dalla fine del XVIII secolo nell'ambito della polemica sulle conclusioni della filosofia di Kant; si diffuse in seguito ampiamente con la pubblicazione della lettera di F.H. Jacobi a Fichte del 1799, Jacobi an Fichte (nota come Sendschreiben an Fichte) dove acquistò il senso generico di critica radicale demolitrice di ogni filosofia che pretendesse di possedere un reale contenuto di verità. Si riferisce particolarmente al pensiero del filosofo Friedrich Nietzsche (1844-1900) per indicare l'inevitabile decadenza della cultura occidentale e dei suoi valori.Comunemente indica anche ogni atteggiamento genericamente rinunciatario e negativo nei confronti del mondo con le sue istituzioni e i suoi valori; indica anche un sentimento di generale disperazione derivata dalla convinzione che l'esistenza non abbia alcuno scopo, per cui non vi è necessità di regole e leggi secondo una visione che in effetti non è condivisa da tutti i nichilisti: movimenti, ad esempio, come il futurismo e il decostruttivismo, insieme ad altri, sono stati spesso identificati da diversi autori come "nichilistici" in numerosi contesti. Il nichilismo infatti, assume inoltre diverse caratteristiche a seconda del contesto storico in cui si inquadra: per esempio, Jean Baudrillard e altri come il filosofo ateo Michel Onfray, hanno spesso definito il postmodernismo come un'epoca nichilista, e diversi teologi cristiani e figure di autorità religiose (nonostante vi siano stati in passato correnti religiose vicine ad un certo nichilismo come la mistica renana) hanno spesso sostenuto che il postmodernismo e diversi aspetti della modernità, si caratterizzano per il rifiuto del teismo, aspetto questo che porta a identificarli con il nichilismo, che in ambito cattolico è spesso apparentato all'ateismo. Aspetti nichilistici possono riscontrarsi anche nell'accezione moderna e contemporanea di cinismo . Controverso è, invece, se lo scetticismo sia un pensiero nichilista.
La teoria politica, o filosofia politica, è lo studio dei concetti, dei fondamenti e dei modelli dell'attività politica. Essa può occuparsi della costruzione di teorie normative di società, della riflessione sui significati dell'agire politico, o del rapporto tra politica e altri ambiti della vita. Questa disciplina si occupa, soprattutto, della politica intesa come l'insieme di mezzi che permettono di ottenere gli effetti voluti: così si esprimeva Aristotele, il quale, nel suo trattato Politica, oltre a definire le funzioni dello Stato e le sue forme di governo, formula ipotesi per realizzare il buon governo della città. Uno dei problemi fondamentali della filosofia politica è il rapporto tra l'agire politico e l'agire morale. Secondo alcuni l'azione umana riconosciuta moralmente giusta non corrisponde necessariamente ad un'azione politicamente valida e viceversa. A questa posizione tuttavia si oppone l'oggettività della posizione platonica: poiché la politica è l'applicazione del bene comune al fine di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra l'individuo e la sua completa realizzazione, allora non è possibile pensare a una politica giusta che non faccia il bene, e qualsiasi altro intendimento è una machiavellica realpolitik che ha come fine il dominio e non il bene.
Record aggiornato il: 2025-12-14T01:11:30.192Z