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Autore principale: Ariosto, Ludovico <1474-1533>
Serie: Collezione di classici italiani con note
Serie: La letteratura italiana : storia e testi / direttori Raffaele Mattioli, Pietro Pancrazi, Alfredo Schiaffini ; 19
Serie: Classici italiani ; 2-3
Serie: Parnaso italiano, ovvero, raccolta di poeti classici italiani ... ; 18-22
Serie: Collezione di classici italiani con note / fondata da Pietro Tommasini-Mattiucci ; diretta da Gustavo Balsamo Crivelli
Serie: Collezione dei Classici italiani
Serie: Collana economico-portatile di opere italiane e straniere antiche e moderne ; 1
Serie: Parnaso italiano ; 1
Fa parte di: Orlando Furioso / di Lodovico Ariosto ; preceduto da alcuni pensieri di Vincenzo Gioberti e corredato di note storiche e filologiche
Serie: Biblioteca diamante
Serie: Biblioteca delle famiglie
Serie: Collezione scolastica Barbèra
Serie: Classici italiani. Ser. 1 ; 1-2
Serie: I classici
Serie: Les Classiques Pour Tous ; 380
Serie: Biblioteca classica economica ; 12
Serie: Collezione scolastica Barbèra
Serie: Biblioteca classica economica ; 12
Serie: Biblioteca nazionale economica
Serie: Biblioteca di letteratura italiana ordinata per le scuole normali e secondarie
Serie: Classici italiani. Serie I ; 2-3
Serie: Classici italiani : novissima biblioteca. Serie 1. ; 2
Serie: Nuova biblioteca nazionale
Serie: Classici italiani. Serie 1 ; 2-3
Serie: Classici italiani ; 3
Serie: Gli immortali e altri massimi scrittori. 1. Serie ; 1-2
Serie: Collezione di classici italiani con note
Serie: Biblioteca scolastica di classici italiani
Serie: Collezione di classici italiani con note
Serie: Classici italiani con note ; 7-9
Serie: Collezione di classici italiani con note / fondata da Pietro Tommasini-Mattiucci ; diretta da Gusta
Serie: Collezione Salani. I classici (Edizione Florentia)
Serie: I classici : edizione Florentia ; 3-4
Serie: Biblioteca classica hoepliana
Serie: Biblioteca classica hoepliana
Serie: Classici italiani : con note ; 9
Serie: I capolavori della letteratura italiana
Serie: Edizioni di classici italiani
Serie: Scrittori d'Italia ; 108-109-110
Serie: Scrittori d'Italia
Serie: Collezione Salani. I classici
Serie: Collezione di classici italiani ; 8
Serie: Biblioteca di classici italiani
Serie: Scrittori italiani commentati per le scuole
Serie: Scrittori italiani commentati per le scuole
Serie: Edizioni A. Barion
Serie: Biblioteca di classici italiani
Serie: Biblioteca scolastica di classici italiani
Serie: Biblioteca di classici italiani
Serie: I classici del Giglio
Serie: Classici italiani e stranieri
Serie: Classici italiani e stranieri
Serie: Classici italiani
Serie: Collezione di classici italiani con note / fondata da Pietro Tommasini-Mattiucci ; diretta da Gusta
Serie: Classici Italiani ; 29-30-31
Serie: Collezione di classici italiani : con note
Serie: Biblioteca scolastica di classici italiani
Serie: I millenni ; 14
Serie: Scrittori italiani
Serie: Classici italiani Marzocco
Serie: La letteratura italiana ; 19
Serie: La letteratura italiana ; 19
Serie: La Letteratura italiana : Storia e testi ; 19
Ludovico Ariosto (ludoˈviːko aˈrjɔsto, - ariˈɔsto; Reggio Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato un poeta, commediografo, funzionario e diplomatico italiano. È considerato nella storia della letteratura italiana ed europea uno degli autori più celebri ed influenti del Rinascimento ed è ritenuto, nel quadro della rifondazione dei generi teatrali, l'iniziatore della commedia "regolare" con Cassaria e I suppositi.Il suo Orlando furioso è tra i poemi più importanti della letteratura cavalleresca quindi è considerato il codificatore della favola romanzesca e tra i massimi esponenti e cantori di Ferrara legati al rinascimento estense con Matteo Maria Boiardo e Torquato Tasso e un seguace dei precetti sulla fondazione di una lingua nazionale italiana dell'amico Pietro Bembo.La sua ottava rima, definita "ottava d'oro", rappresenta una delle massime espressioni raggiunte dalla metrica poetica prima dell'illuminismo e rappresentò l'apice raggiunto dall'umanesimo ferrarese anche con il suo recupero del teatro classico.
Le Satire sono sette componimenti in terzine scritti da Ludovico Ariosto tra il 1517 e il 1525. Probabilmente l'opera di Ariosto più apprezzata dalla critica dopo l'Orlando furioso, le Satire si incentrano su un immaginario dialogo fra Ariosto e vari personaggi reali, che controbattendo con l'autore creano una struttura dialogica che si propone anche come riflessione sulla realtà curtense del Cinquecento.
Ludovico Ariosto (ludoˈviːko aˈrjɔsto, - ariˈɔsto; Reggio Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato un poeta, commediografo, funzionario e diplomatico italiano. È considerato nella storia della letteratura italiana ed europea uno degli autori più celebri ed influenti del Rinascimento ed è ritenuto, nel quadro della rifondazione dei generi teatrali, l'iniziatore della commedia "regolare" con Cassaria e I suppositi.Il suo Orlando furioso è tra i poemi più importanti della letteratura cavalleresca quindi è considerato il codificatore della favola romanzesca e tra i massimi esponenti e cantori di Ferrara legati al rinascimento estense con Matteo Maria Boiardo e Torquato Tasso e un seguace dei precetti sulla fondazione di una lingua nazionale italiana dell'amico Pietro Bembo.La sua ottava rima, definita "ottava d'oro", rappresenta una delle massime espressioni raggiunte dalla metrica poetica prima dell'illuminismo e rappresentò l'apice raggiunto dall'umanesimo ferrarese anche con il suo recupero del teatro classico.
L'Orlando furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara. Il poema, composto da 46 canti in ottave, ruota attorno al personaggio di Orlando, cui è dedicato il titolo, e a molti altri personaggi. L'opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e parzialmente del ciclo bretone, si pone a continuazione (gionta) dell'incompiuto Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo; in seguito, tuttavia, Ariosto considererà l'Orlando innamorato solo come una fonte a cui attingere, a causa della non attualità dei temi del poema, dovuti alla materia cavalleresca, ma riuscirà a risolvere questo problema apportando modificazioni interne all'opera - tra cui l'introduzione di tecniche narrative sconosciute al Boiardo - e soprattutto intervenendo spesso nel corso del poema spiegando al lettore il vero fine degli avvenimenti.Caratteristica fondamentale dell'opera è il continuo intrecciarsi delle vicende dei diversi personaggi, che costituiscono molteplici fili narrativi (secondo la tecnica dell'entrelacement, eredità del romanzo medievale), tutti armonicamente tessuti insieme. La trama è convenzionalmente riassunta in relazione a tre vicende principali, emblemi anche del sovrapporsi nel poema di diversi generi letterari: in primis la linea epica della guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani, che fa da sfondo all'intera narrazione e si conclude con la vittoria dei secondi. La vicenda amorosa è incentrata invece sulla bellissima Angelica, in fuga da numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando, di cui viene sin dalle prime ottave preannunciata la pazzia, portando all'estremo la dimensione del cavaliere cristiano della chanson de geste votato alla fede. Le inchieste dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutte vane, dal momento che (prima di uscire definitivamente dal poema nel XXIX canto, per giunta a testa in giù sulla sabbia) la donna sposerà il musulmano Medoro, causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri. Il terzo motivo, quello encomiastico o celebrativo (su cui tuttavia persistono all'interno del poema una serie di ombre), consiste nelle peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano discendente del troiano Ettore, e Bradamante, guerriera cristiana, i quali riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra: da questa unione discenderà infatti la Casa d'Este.
Il liceo Ariosto è uno dei primi istituti scolastici superiori fondati nella città di Ferrara.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
Record aggiornato il: 2024-05-11T04:06:42.121Z