Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Siena : Tip. S. Bernardino, 1935
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Siena (, AFI: /ˈsjɛna/) è un comune italiano di 54 168 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995, il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità. Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
L'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino (in latino: Archidioecesis Senensis-Collensis-Ilcinensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Italia appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2017 contava 164.838 battezzati su 183.154 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Duccio di Buoninsegna (Siena, 1255 circa – 1318 o 1319) è stato un pittore italiano, tradizionalmente indicato come il primo maestro della scuola senese. L'arte di Duccio aveva in origine una solida componente bizantina, legata in particolare alla cultura più recente del periodo paleologo, e una notevole conoscenza di Cimabue (quasi sicuramente il suo maestro nei primi anni di attività), alle quali aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico, inteso come linearismo ed eleganza transalpini, una linea morbida e una raffinata gamma cromatica. Col tempo lo stile di Duccio raggiunse esiti di sempre maggiore naturalezza e morbidezza e seppe anche aggiornarsi alle innovazioni introdotte da Giotto, quali la resa dei chiaroscuri secondo una o poche fonti di luce, la volumetria delle figure e del panneggio, la resa prospettica. Il suo capolavoro, ovvero la Maestà del Duomo di Siena, è un'opera emblematica dell'arte del Trecento Italiano.
Antonio D'Ormea (Budrio, 26 settembre 1873 – Siena, 12 dicembre 1952) è stato uno psichiatra italiano. Nella sua lunga carriera prestò servizio in vari ospedali psichiatrici d'Italia ma è ricordato soprattutto per il lungo periodo di direzione del maggiore ente assistenziale e ospedaliero di Siena: l'ex Ospedale Psichiatrico di San Niccolò. I suoi precursori furono Giuseppe Lodoli e Carlo Livi, figure determinanti in quanto posero le basi di un radicale rinnovamento dell'asilo senese. D'Ormea iniziò la sua attività nel 1909 e proseguì l'opera di Livi apportando modifiche strutturali e sostanziali cambiamenti nell'assistenza ai malati psichiatrici. La sua riorganizzazione riguardò in particolare modo: creazione di ambienti specifici per i malati più problematici, miglioramento dei servizi igienici e di impianti di disinfezione, ampliamento di : posti letto, sale operatorie, laboratori medici, personale medico ed infermieristico. Venne ulteriormente ingrandito il villaggio dei lavoratori, già funzionante per iniziativa di Paolo Funaioli, articolato in padiglioni destinati allo svolgimento di vari lavori (cucitura e rammendo, falegnameria, lavorazione della paglia, lavanderia, attività di calzolai, fabbri e lavori agricoli). Promosse l'apertura di un consultorio di igiene mentale aperto a tutti e senza vincoli di ingresso e di un reparto per bambini minorati psichici successivamente denominato Istituto medico-psico-pedagogico A. D'Ormea. Grazie ad un costante lavoro volto a integrare il carattere scientifico con quello assistenziale , il manicomio diventò a tutti gli effetti un ospedale psichiatrico; da luogo di abbandono e segregazione a istituto medico e di rieducazione psico-sociale nel quale riabilitare soprattutto la dignità umana. D'Ormea fondò nel 1911 la rivista Rassegna di Studi Psichiatrici. Il periodico, per i suoi contenuti e le sue tematiche, rimase riferimento scientifico per la psichiatria italiana almeno fino agli anni Sessanta. D'Ormea terminò 25 anni dopo il suo operato nella struttura lasciando un segno indelebile nella comunità senese. La grande biblioteca scientifica , ricca di opere che vanno dal 1600 al 2000 circa, è oggi conservata presso la Biblioteca Medico-Farmaco-Biologica dell'Università degli Studi di Siena.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2023-09-14T03:09:12.205Z