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Serie: I quaderni de "la provincia pisana" ; 9
Paolo (San Miniato, 8 novembre 1931) e Vittorio Taviani (San Miniato, 20 settembre 1929 – Roma, 15 aprile 2018) erano, sino alla morte del secondo, una coppia consolidata di registi e sceneggiatori italiani.
Giuliano Taviani (Roma, 8 novembre 1969) è un compositore italiano.
Liliana Nerli coniugata Taviani, meglio nota come Lina Nerli Taviani (Pisa, 16 novembre 1937) è una costumista italiana.
Vittoria Puccini (Firenze, 18 novembre 1981) è un'attrice e doppiatrice italiana.
Vittorio Gassman, all'anagrafe Vittorio Gassmann (Genova, 1º settembre 1922 – Roma, 29 giugno 2000), è stato un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo. Soprannominato "il Mattatore" (dall'omonimo spettacolo televisivo da lui condotto nel 1959), è considerato uno dei migliori e più rappresentativi attori italiani, ricordato per l'assoluta professionalità (al limite del maniacale), per la versatilità e il magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro più "impegnato", fu fondatore e direttore del Teatro d'arte Italiano. La lunga carriera in Italia e all'estero comprende produzioni importanti, così come dozzine di divertissement che gli diedero una vasta popolarità. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, Gassman è ritenuto uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana, un quartetto al quale, dagli anni sessanta, è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:34:29.618Z