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Autore principale: Colombo, Giuseppe <1836-1921>
Pubblicazione: [Prato : s.n., 1913]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La ferrovia Roma-Lido (nota anche con le abbreviazioni RL e FC2) è una linea ferroviaria che collega la stazione di Roma Porta San Paolo, nel quartiere Ostiense, alla stazione di Cristoforo Colombo, nella frazione litoranea di Castel Fusano. Inaugurata nel 1924, la linea è lunga 28,359 km; attraversa 13 stazioni ferroviarie di superficie ed effettua scambi con la linea B della metropolitana e con le Ferrovie Laziali. Nei giorni infrasettimanali vengono effettuate 86 coppie di corse dai due capolinea, mentre ne vengono effettuate 81 il sabato e 57 i festivi. I passeggeri trasportati sono mediamente 55 000.La linea è di proprietà della regione Lazio ed è affidata a partire dal 2010 ad ATAC, che vi opera in qualità di impresa ferroviaria e gestore dell'infrastruttura. Dal 1° gennaio 2021 l'azienda è affiancata nelle sue mansioni da Cotral e ASTRAL, che subentreranno come gestori dal 1° luglio dello stesso anno.
La città di Roma possiede diversi servizi ferroviari suburbani e metropolitani integrati tariffariamente tra loro che movimentano una media di 373 000 passeggeri al giorno. Otto linee sono gestite da Trenitalia, tre da ATAC.
La strage di Bologna è stato un attentato commesso sabato 2 agosto 1980 alle 10:25 alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale, a Bologna, in Italia. Si tratta del più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.È uno dei più gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974., quello con il maggior numero di vittime. Come esecutori materiali sono stati individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti, Francesca Mambro. A lungo gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, sebbene fossero rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Nel 2020 l'inchiesta della Procura generale di Bologna ha concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR già condannati in precedenza, avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori. Essendo questi ultimi ormai tutti deceduti, non potranno essere intraprese ulteriori azioni giudiziarie.Nell'attentato rimasero uccise 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista, ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi, per cui furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza, la sentenza finale del 1995 condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l'attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell'atto aveva organizzato», mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all'epoca dei fatti e, nel 2020, quella di Gilberto Cavallini.
La metropolitana di Roma è la rete di linee metropolitane che serve la città di Roma. È composta da tre linee, identificate con lettere e colori diversi, per una lunghezza totale di 59,4 km e 73 stazioni, due delle quali d'interscambio fra due linee (Termini e San Giovanni). Il primo tronco metropolitano è stato inaugurato il 9 febbraio 1955 ed oggi fa parte della linea B, identificata dal colore blu. Il 16 febbraio 1980 è stata inaugurata la linea A, dal colore arancione. La terza linea, ovvero la linea C, è stata aperta il 9 novembre 2014 ed è caratterizzata dal colore verde. È attualmente in costruzione la tratta T3 San Giovanni - Fori Imperiali della linea C, con completamento previsto entro il 2024 e l'avvio dei cantieri preliminari della subtratta T3 Fori Imperiali/Colosseo - piazza Venezia con la futura stazione Venezia. Esistono inoltre il progetto di realizzazione di una linea D, di color giallo, e progetti di prolungamento delle linee A e B, nonché progetti di trasformazione delle tre ferrovie suburbane Roma-Lido, Roma Nord e Roma-Centocelle rispettivamente in linea E (celeste), linea F (viola), e linea G (gialla; metrotranvia). Dal 2010 la rete è gestita, insieme ai trasporti di superficie, dall'ATAC, società in house di Roma Capitale. È la seconda rete metropolitana più estesa d'Italia, dopo quella di Milano.
Angiolo Mazzoni del Grande, talvolta indicato con la grafia del nome Angelo (Bologna, 21 maggio 1894 – Roma, 28 settembre 1979), è stato un ingegnere e architetto italiano. Fu uno dei maggiori progettisti di edifici pubblici, stazioni ed edifici ferroviari e postali della prima metà del XX secolo. Estremamente eclettico nell'espressione progettuale, Mazzoni operò durante buona parte della sua attività professionale come ingegnere capo per le Ferrovie dello Stato, realizzando significativi interventi in tale ambito nelle maggiori città italiane: Firenze, Messina, Milano, Roma nonché numerosi edifici pubblici, tra i quali spiccano gli edifici postali di Grosseto, Sabaudia, Latina, Ostia, Palermo e Trento. Il notevole grado di sperimentazione che caratterizza l'opera complessiva di Mazzoni rende difficile ridurre ad un unico comune denominatore il suo linguaggio. Lo testimonia la varietà stilistica cui sono improntate alcune delle sue opera più significative, come la Colonia Rosa Maltoni Mussolini di Calambrone presso Pisa (1925-1926), futurista, l'edificio postale di Pola (1930), razionalista, o la Centrale termica della Stazione ferroviaria di Firenze, costruttivista. L'ostinata, pubblica adesione al fascismo da parte di Mazzoni (non rinnegata neanche dopo la seconda guerra mondiale, a costo di esiliarsi volontariamente in Colombia dal dopoguerra sino al 1963) è costata gravi sacrifici all'architetto ed ha reso problematico per lunghi decenni, nell'ambito della critica architettonica italiana, il pieno riconoscimento tecnico ed artistico dovuto ad un autore di primissima importanza non solo per l'eccezionale abbondanza della sua produzione, ma anche per la sua straordinaria qualità, testimoniata ad abundantiam dall'efficienza con la quale numerosi edifici pubblici realizzati da Angiolo Mazzoni restano ancor oggi in funzione soddisfacendo gran parte delle esigenze per le quali erano stati originariamente concepiti. Il tardivo e parziale riconoscimento della critica e una generale sottovalutazione (se non un disprezzo) per tutto quanto fosse collegabile al regime fascista (sentimenti assai diffusi nel secondo dopoguerra, in ragione del disastro nazionale causato dalla seconda guerra mondiale) ha condotto all'oblio e sovente alla distruzione precoce o a forti alterazioni di numerosi edifici realizzati da Mazzoni (e da altri architetti considerati "di regime") che meritavano, almeno in buona parte, un destino analogo a quelli ancor oggi intatti ed in funzione.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:22:47.391Z