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Autore principale: Vettori, Nicola
Serie: Storia e memoria ; 2
Serie: Storia e memoria [Centro editoriale toscano] ; 2
Le Colline del Chianti (note anche come Monti del Chianti o più semplicemente Chianti) sono una breve catena montuosa (circa 20 km) a cavallo fra le province di Siena, Firenze e Arezzo che segnano il confine orientale della regione del Chianti con il Valdarno e la val di Chiana. La vetta più alta è quella di Monte San Michele (893 metri s.l.m.) nel comune di Greve in Chianti in provincia di Firenze. Le colline del chianti sono famose per i vigneti dai quali si ottiene un vino noto in tutto il mondo. Il rimanente territorio risulta invece prevalentemente collinare e i comuni presenti in questa area costituiscono parte della zona di produzione del Chianti, vino rosso DOCG.
Il Chianti Classico è un vino a DOCG prodotto nella Regione Toscana
Castellina in Chianti è un comune italiano di 2 871 abitanti della provincia di Siena in Toscana.
La mezzadria (da un termine derivante dal latino tardo che indica "colui che divide a metà") è un contratto agrario d'associazione con il quale un proprietario di terreni (chiamato concedente) e un coltivatore (mezzadro) si dividono (normalmente a metà) i prodotti e gli utili di un'azienda agricola (podere). Il comando dell'azienda spetta al concedente. Nel contratto di mezzadria, il mezzadro rappresenta anche la sua famiglia (detta famiglia colonica). La mezzadria ebbe effetti benefici nelle aree con terreni a maggiore produttività e a basso popolamento. Podere, famiglia colonica, casa rurale e proprietà costituivano una struttura armonica e indivisibile con obblighi, diritti e doveri per le parti contraenti. A guidare la ripartizione del profitto era il principio "della metà". In alcuni casi questo principio è andato incontro a distorsioni a vantaggio del concedente fino a dar luogo, nelle aree sovraffollate (dove i terreni non sostenevano l'aumento demografico) e a bassa produttività, a forme larvate di lavoro subalterno.Una sottospecie della mezzadria è la colonia parziaria, dove il coltivatore (qui chiamato colono) contrae però obblighi solo per sé stesso e non anche per la sua famiglia. Concettualmente analogo è infine il rapporto di soccida, che non riguarda però un terreno, bensì una mandria o un gregge di bestiame, con o senza conferimento di pascoli. Le due parti del contratto si chiamano qui rispettivamente soccidante e soccidario.
L'agricoltura (dal latino agricultura, ager campi, e cultura coltivazione) è l'attività umana che consiste nella coltivazione di specie vegetali. Lo scopo basilare dell'agricoltura è ottenere prodotti dalle piante, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario. Tradizionalmente è popolarmente riferita alla produzione di risorse vegetali a fini alimentari sia direttamente sia indirettamente tramite produzione animale nell'allevamento. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono comunemente riunite nella più vasta accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante (arboree, erbacee), l'allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste. Seppur molto spesso legati a convenzioni ed usanze locali, i patroni universalmente riconosciuti per l'agricoltura nel mondo cattolico sono: San Martino di Tours (la cui ricorrenza cade l'11 novembre, giorno di inizio dell'annata agraria), Sant'Antonio Abate, Sant'Isidoro agricoltore, San Leonardo di Noblac Abate, San Biagio e San Benedetto da Norcia.
Record aggiornato il: 2024-05-27T02:23:41.914Z