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La provincia autonoma di Trento (Autonome Provinz Trient in tedesco, Provinzia Autonoma de Trent in ladino, Sèlbstendig Provintz vo Tria in cimbro, Autonome Provinz va Trea't in mocheno, Provincia de Trent in dialetto trentino), comunemente nota come Trentino, è una provincia italiana del Trentino-Alto Adige di 545 497 abitanti, con capoluogo Trento, confinante a nord con la provincia autonoma di Bolzano, a est e a sud con le province venete di Belluno, Vicenza e Verona, e a ovest con le province lombarde di Brescia e Sondrio. Come provincia autonoma del Trentino-Alto Adige, insieme al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, appartiene alla macroarea del Triveneto o delle Tre Venezie, la cui denominazione trae ispirazione dalla Regio X Venetia et Histria in età imperiale romana ed è inoltre una delle tre entità territoriali che, assieme al Tirolo austriaco e all'Alto Adige, costituisce l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. La regione storico-geografica trentina fu già municipium romano, ducato longobardo e contea carolingia, quindi parte del principato vescovile di Trento in seno al Sacro Romano Impero (secoli XI-XIX), infine per circa un secolo (1815-1918) parte meridionale, linguisticamente romanza, del Tirolo, prima austriaco, poi austro-ungarico. Il territorio annesso al Regno d'Italia nel 1919, secondo quanto stabilito dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye stipulato in seguito al primo conflitto mondiale, andò a formare la regione denominata Venezia Tridentina. In Trentino si parla soprattutto l'italiano, ma è diffuso il dialetto trentino, parlato nei centri principali e nelle valli (dove si possono riscontrare varianti dalle differenze anche piuttosto marcate). Nel territorio sono presenti minoranze linguistiche germanofone (lingua mochena nella valle dei Mocheni e lingua cimbra nel comune di Luserna negli altipiani cimbri) e ladine (Val di Fassa) ufficialmente riconosciute. Al censimento linguistico del 2011 più di settemila abitanti della Val di Non e della Val di Sole si sono anch'essi dichiarati di lingua ladina, ma senza alcun riconoscimento giuridico.
La provincia di Piacenza è una provincia italiana dell'Emilia-Romagna di 284 329 abitanti. Confina a nord con la Lombardia (provincia di Lodi, provincia di Cremona e provincia di Pavia), a ovest ancora con la Lombardia (provincia di Pavia) e con il Piemonte (provincia di Alessandria), a est con la provincia di Parma e a sud con la Liguria (città metropolitana di Genova).
La provincia di Salerno è una provincia italiana della Campania di 1 077 466abitanti. È la seconda provincia campana per numero di abitanti e decima in Italia. Si estende su una superficie di 4 952 km² e comprende 158 comuni, il che ne fa la prima provincia campana per superficie e per numero di comuni. Affacciata a sud-ovest sul mar Tirreno, confina a nord-ovest con la provincia di Napoli, a nord con la provincia di Avellino e a est con la provincia di Potenza in Basilicata. Ricalca, grosso modo, i confini dell'antica provincia di Principato citeriore.
La provincia di Pesaro e Urbino (Pruvincia' d' Pésr e d'Urbìn in dialetto gallo-piceno) è un ente locale territoriale delle Marche che conta 357 137 abitanti. Il capoluogo di provincia è Pesaro, dove si trova la sede dell'amministrazione provinciale. La sigla della provincia è dal 1999 «PU»; in precedenza essa era «PS», quando le rivendicazioni di Urbino (che all'epoca era co-capoluogo) furono accolte con la variazione della sigla. La provincia conta 52 comuni. Affacciata ad est sul mar Adriatico, confina a nord con l'Emilia-Romagna (provincia di Rimini) e con la Repubblica di San Marino, a sud-est con la provincia di Ancona, a sud-ovest con l'Umbria (provincia di Perugia), e a ovest con la Toscana (provincia di Arezzo). Corrisponde in gran parte alla regione storico-geografica del ducato di Urbino. Secondo alcune fonti, da un punto di vista strettamente geografico, il nord della provincia di Pesaro e Urbino, dalle pendici meridionali del monte Carpegna fino al promontorio di Focara, fa parte della Romagna. Secondo altre fonti, invece, il confine geografico ricalca quello amministrativo, nessuna zona del territorio provinciale risulta appartenente geograficamente alla Romagna e la foce del fiume Tavollo è dunque confine sia geografico, sia amministrativo. Anche il resto della provincia, pur essendo geograficamente parte dell'Italia centrale, è legato storicamente, culturalmente e linguisticamente alla Romagna e all'Italia settentrionale, così come i flussi socioeconomici indicano che questa provincia gravita su Bologna e sul Nord Italia in generale. Alcuni studi geoeconomici inseriscono Pesaro, polo urbano principale della provincia, nell'area metropolitana Rimini-Cesena-Pesaro. Secondo altre fonti, invece, Pesaro appartiene all'area metropolitana definita "città lineare adriatica", che comprende tutte le città costiere della provincia di Rimini, delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise. In provincia si parla comunemente l'italiano, ma è anche largamente diffuso per cultura e tradizione il gallo-piceno. Esso appartiene al gruppo linguistico gallo-italico, come il romagnolo, l'emiliano, il lombardo, il piemontese e altri dialetti o lingue settentrionali. Le sue caratteristiche peculiari variano da zona a zona. Il gallo-italico della provincia, quello del circondario di Senigallia, del Conero (in provincia di Ancona) e della provincia di Massa e Carrara, sono i più meridionali del gruppo e le zone in cui sono diffusi sono le uniche del Centro Italia ove si parli un idioma italiano settentrionale. Sul territorio sono presenti minoranze linguistiche umbre.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
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