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Autore principale: Pellegrini, Giuseppe
Farmoplant (ex Montedison-Diag) era il nome di un'azienda sussidiaria di Montedison (oggi Edison) fondata nel 1976 con sede a Milano e specializzata nella produzione di fitofarmaci. Venne messa in liquidazione nel 1988 e chiusa definitivamente nel 1991.Farmoplant era anche il nome dello stabilimento controllato dall'azienda stessa nella città di Massa in cui venivano prodotti diversi fitofarmaci. Le vicende dello stabilimento Farmoplant suscitarono clamore tra l'opinione pubblica per i numerosi incidenti avvenuti nel corso degli anni. L'incidente più grave si ebbe il 17 luglio 1988 quando due esplosioni — la prima alle ore 6:10; la seconda alle ore 6:15 — innescarono un incendio alle 06:20 che andò ad interessare un serbatoio contenente l'insetticida Rogor in soluzione al 45% con Cicloesanone nell'impianto di produzione "Rogor". Da esso si sprigionò una nube tossica che si diffuse nelle zone limitrofe di Marina di Massa, Marina di Carrara e nella zona della Versilia per un raggio di 2000 km². I vigili del fuoco domarono l'incendio entro le 10:00 del giorno stesso.Le zone più colpite dall'inquinamento ambientale causato dall'incendio furono Marina di Massa e Marina di Carrara.L'incidente non comportò perdite di vita.Tra il 1976, anno della sua apertura — ed il 1991, anno della chiusura definitiva — all'interno dello stabilimento Farmoplant si verificarono 42 incidenti. Tra questi, 2 risultarono mortali per due lavoratori all'interno di esso.
Il Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo patrocinato dalle Province di Massa e Carrara e della Spezia è dedicato al periodo storico della Resistenza italiana nella Lunigiana. Si trova in località Le Prade nel comune di Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara ed è stato inaugurato il 3 giugno 2000 alla presenza dell'allora Ministro della pubblica istruzione, Tullio De Mauro. Conserva al suo interno numerose testimonianze audio-visive della lotta di Resistenza nel territorio Apuo-lunigianese, e quindi nell'area circostante la famigerata Linea Gotica, in cui si svolsero cruente battaglie tra partigiani e occupanti nazifascisti. Il museo, nato grazie all'impegno e alla determinazione di Paolino Ranieri, partigiano e primo sindaco di Sarzana (SP), è dedicato alla memoria dei comandanti partigiani Alessandro Brucellaria "Memo" e Flavio Bertone "Walter" e di tutti coloro che hanno combattuto per la libertà. Al suo interno vi sono, fin dal 2000, anche videoambientazioni e percorsi interattivi permanenti dello Studio Azzurro, centro italiano di sperimentazione artistica e di produzione video.
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