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Autore principale: Giacovelli, Enrico
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Divorzio all'italiana è un film del 1961 diretto da Pietro Germi. Presentato in concorso al Festival di Cannes 1962, vinse il premio come miglior commedia, e ottenne anche tre candidature all'Oscar vincendo la statuetta per la miglior sceneggiatura originale.
Un maledetto imbroglio è un film del 1959 diretto e interpretato dal regista italiano Pietro Germi. La trama è una rielaborazione del romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda.
Amici miei è un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli. È il primo della serie cinematografica, che continuerà nel 1982 con Amici miei - Atto IIº, sempre con la regia di Monicelli, e nel 1985 con Amici miei - Atto IIIº, con la regia di Nanni Loy. Il progetto del film apparteneva a Pietro Germi, che non ebbe però la possibilità di realizzarlo a causa del sopraggiungere della malattia che lo condusse alla morte nel 1974: nei titoli di testa del film, infatti, si è voluto rendere omaggio all'autore con la scritta «un film di Pietro Germi», cui segue solo successivamente «regia di Mario Monicelli». Il significato del titolo, secondo Gastone Moschin, è da riferirsi all'addio al cinema di Pietro Germi "amici miei, ci vedremo, io me ne vado".
L'uomo di paglia è un film italiano del 1958, diretto e interpretato da Pietro Germi, presentato in concorso all'11º Festival di Cannes.. Il titolo del film si rifà a una poesia di Thomas Eliot:
Il brigante di Tacca del Lupo è un film italiano del 1952 diretto da Pietro Germi, interpretato da Amedeo Nazzari e Cosetta Greco. Nonostante la pellicola sia ambientata a Melfi, Basilicata, il film fu girato a Roma e Reggio Calabria. Fu presentata alla selezione ufficiale della 13ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Alessandro Blasetti nel 1934 con il film 1860 aveva narrato la conquista garibaldina del Meridione, ora Germi con Il brigante di Tacca del Lupo tenta una delle prime interpretazioni critiche di quegli avvenimenti facendo vedere le conseguenze di quella conquista piemontese, militare e dinastica, che si era impossessata del Sud senza neppure tentare di rinnovarne la società ma anzi abbandonandolo a se stesso e combattendolo quando si era ribellato con il cosiddetto "brigantaggio", termine che nascondeva la realtà di una guerra civile del Meridione contro i "piemontesi".
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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