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Autore principale: Disney, Walt
Serie: Imparo a leggere con Topolino ; 168. Libri per ragazzi Mondadori
Serie: Sette storie per sette giorni
Serie: Imparo a leggere con Topolino
Pinocchio è un film d'animazione del 1940 diretto da registi vari, prodotto dalla Walt Disney Productions e basato sul romanzo di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino. È il 2° Classico Disney. Con questo nuovo film Walt Disney sperava di ripetere il successo di Biancaneve e i sette nani del 1937, ma la seconda guerra mondiale non permise di raggiungere il risultato desiderato. Inoltre, Walt Disney era allo stesso tempo su un progetto più ambizioso, Fantasia uscito nello stesso anno di Pinocchio. La sceneggiatura venne scritta da Aurelius Battaglia, William Cottrell, Otto Englander, Erdman Penner, Joseph Sabo, Ted Sears e Webb Smith adattando il libro di Collodi, e narra del vecchio falegname Geppetto che intaglia un burattino di legno di nome Pinocchio, il quale viene portato in vita dalla Fata Azzurra, che gli dice che può diventare un bambino vero se si dimostra «bravo, coraggioso, disinteressato»: così iniziano le avventure del burattino per diventare un bambino vero, che coinvolgono molti incontri con una serie di loschi personaggi. La produzione fu supervisionata da Ben Sharpsteen e Hamilton Luske, e le sequenze del film vennero dirette da Norman Ferguson, T. Hee, Wilfred Jackson, Jack Kinney e Bill Roberts. Pinocchio fu una conquista rivoluzionaria nel settore degli effetti animati, dando movimento realistico a veicoli, macchinari ed elementi naturali come pioggia, fulmini, neve, fumo, ombre e acqua. Grazie ai suoi risultati significativi nelle tecniche di animazione, è spesso considerato il capolavoro tecnico di Disney. Le analisi critiche di Pinocchio lo identificano come un racconto morale che insegna semplicemente ai bambini i benefici del duro lavoro e dei valori della classe media. Anche se divenne il primo film d'animazione a vincere un premio Oscar competitivo - vincendone due, per la migliore colonna sonora e la migliore canzone per Una stella cade - inizialmente fu un flop. Realizzò infine un profitto nella sua riedizione del 1945, e nonostante sia narrativamente e graficamente molto cupo, oggi è considerato tra i migliori Classici Disney mai realizzati, e uno dei migliori film d'animazione di tutti i tempi, con un raro punteggio del 100% sul sito Rotten Tomatoes. Il film e i personaggi sono ancora prevalenti nella cultura popolare, apparendo in vari parchi Disney e in altre forme di intrattenimento. Nel 1994 Pinocchio venne inserito nel National Film Registry degli Stati Uniti per essere "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo".
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come La storia di un burattino, poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali - dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena - di una marionetta animata, Pinocchio, scolpita da Mastro Geppetto, che si considera come suo padre. Molto più di un burattino che vuole diventare un bambino vero, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro "morale", Pinocchio è un'icona universale e una metafora della condizione umana. Il libro - che si presta a una pluralità di interpretazioni - è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney; ha reso nozioni largamente comuni idee come quella del naso lungo del bugiardo. Tra i giudizi favorevoli, quello di Benedetto Croce: «il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l'umanità»; reputò il libro una fra le grandi opere della letteratura italiana.
La fata dai capelli turchini o fata turchina è un personaggio del romanzo per ragazzi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi. Nell'adattamento cinematografico di Walt Disney si chiama fata azzurra (Blue Fairy). Insieme al Grillo Parlante e a Mastro Geppetto, la Fata è uno dei personaggi positivi della storia di Collodi, e svolge un ruolo determinante nell'educazione di Pinocchio.
Walt Disney, all'anagrafe Walter Elias Disney (Chicago, 5 dicembre 1901 – Burbank, 15 dicembre 1966), è stato un animatore, imprenditore, produttore cinematografico, regista e doppiatore statunitense. Annoverato tra i principali cineasti del XX secolo e riconosciuto come uno dei padri dei film d'animazione, ha inoltre creato Disneyland, il primo di una serie di parchi a tema; è altresì noto per la sua grande abilità nella narrazione di storie, come divo televisivo e uno dei grandi artisti del XX secolo nel campo dell'intrattenimento. Con i suoi collaboratori ha creato molti dei più famosi personaggi dei cartoni animati del mondo; uno di questi, Topolino, è secondo molti il suo alter ego. Detiene il record di Premi Oscar vinti, avendo ricevuto, in 34 anni di carriera, per i suoi cortometraggi e documentari, 59 candidature e 26 premi, di cui 3 onorari e un Premio alla memoria Irving G. Thalberg. Nel 1956 ha vinto il David di Donatello per il miglior produttore straniero per Lilli e il vagabondo. Gli Oscar onorari gli furono assegnati, nel primo caso, per la creazione di Topolino; nel secondo, per Biancaneve e i sette nani, «riconosciuto come un'innovazione cinematografica significativa che ha incantato milioni di persone ed è stato pioniere di una nuova area d'intrattenimento nel campo del cartone animato»; e, infine, «per lo sbalorditivo contributo all'avanzamento dell'uso del sonoro nel cartone animato, grazie alla produzione di Fantasia». Fu candidato per tre volte ai Golden Globes, ma ne ricevette solo due onorari, per Bambi (1942) e Deserto che vive (1953), oltre al Cecil B. DeMille Award nello stesso anno. Otto pellicole da lui prodotte sono state inserite nella Biblioteca del Congresso in quanto «culturalmente, storicamente ed esteticamente significative»: Steamboat Willie, I tre porcellini, Biancaneve e i sette nani, Fantasia, Pinocchio, Bambi, Dumbo e Mary Poppins.
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
Amori & incantesimi (Practical Magic) è un film del 1998 diretto da Griffin Dunne, tratto dal Giardino delle magie di Alice Hoffman, con protagoniste le attrici Sandra Bullock e Nicole Kidman.
Il mito della nobile menzogna è presente nel III libro della Repubblica di Platone e rientra nel progetto paideutico dell'autore riguardante lo Stato ideale.
Fate/Zero (フェイト/ゼロ Feito/Zero?) è una serie di light novel scritta da Gen Urobuchi sotto la supervisione di Kinoku Nasu ed illustrata da Takashi Takeuchi, ed è un prequel della visual novel Fate/stay night di Type-Moon, narrativamente collocata 10 anni prima e narrante le cronache della quarta guerra del Santo Graal. Si tratta della prima collaborazione fra Type-Moon e la software house Nitroplus. Dalla serie di romanzi è stata prodotta una trasposizione manga a cura di Shinjirō pubblicata sulla rivista Young Ace di Kadokawa Shoten dal 2010 e pubblicata in Italia da Star Comics, mentre una serie televisiva anime è stata prodotta dallo studio Ufotable. La prima stagione dell'anime è stata trasmessa dal 1 ottobre 2011 al 24 dicembre 2011, mentre la seconda stagione è iniziata il 7 aprile 2012. Dal 1º aprile 2019 la serie è disponibile su Netflix con i soli sottotitoli in italiano, anche se quest'ultimi duramente criticati per la scarsa qualità di traduzione e adattamento.
La metamorfosi (Die Verwandlung in tedesco) è il racconto più noto dello scrittore boemo Franz Kafka. L'opera fu pubblicata per la prima volta nel 1915 dal suo editore Kurt Wolff a Lipsia. All'inizio del racconto, il protagonista Gregor Samsa si risveglia una mattina ritrovandosi trasformato in un enorme insetto. La causa di tale mutazione non viene mai rivelata. Tutto il seguito del racconto narra dei tentativi compiuti dal giovane Gregor per cercar di regolare - per quanto possibile - la propria vita a questa sua nuova particolarissima condizione mai vista prima, soprattutto nei riguardi dei genitori e della sorella e con il suo datore di lavoro.
Carlo Burattini (Ancona, 4 marzo 1827 – Camerano, 23 luglio 1870) è stato un patriota e marittimo italiano. Divenuto presto capitano della marina mercantile, abbandonò la navigazione per arruolarsi nei Cacciatori delle Alpi, prendendo parte con valore alla Seconda guerra di indipendenza. Nel 1860 svolse importante opera nei preparativi alla Spedizione dei Mille, incaricato da Augusto Elia di recarsi a Livorno per arruolare volontari marinai per condurre le navi in Sicilia. Augusto Elia cita che il Burattini era chiamato dai compagni anconitani anche con il soprannome Sbavacchia. Nella notte della partenza della Spedizione da Genova prese possesso del Lombardo con Augusto Elia, Menotti Garibaldi ed altri volontari, rimanendo a bordo come ufficiale agli ordini del comandante Nino Bixio. Durante lo Sbarco di Marsala raccolse con ogni mezzo le barche per consentire lo sbarco dei volontari dai piroscafi. Si distinse combattendo con valore a Calatafimi, Palermo, Milazzo e sul Volturno. Nonostante una precedente ferita all'inguine e non in forze, condusse una pericolosa ricognizione degli avamposti borbonici, ricevendo la lode di Bixio e successivamente la medaglia d'argento al valore. Fu con Garibaldi nel 1862 in Aspromonte e, dopo l'esito negativo di quella spedizione, rimase sotto sorveglianza della polizia perché ritenuto in possesso di documenti importanti, che però erano già stati trasferiti altrove. Nonostante la perdita del figlio, avvenuta nel 1865, prese parte alla Terza guerra di indipendenza sul Lago di Garda con Elia e Alberto Mario. Nel 1903 la Società di mutuo soccorso tra i garibaldini fece trasferire i suoi resti mortali presso il cimitero comunale di Ancona.
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