Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Carmassi, Massimo
La torre di Pisa (popolarmente torre pendente e, a Pisa, la Torre) è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo di cui è il monumento più famoso per via della caratteristica pendenza, simbolo di Pisa e fra i simboli iconici d'Italia. Si tratta di un campanile a sé stante alto 57 metri (58,36 metri considerando il piano di fondazione) costruito nell'arco di due secoli, tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. Con una massa di 14.453 tonnellate, vi predomina la linea curva, con giri di arcate cieche e sei piani di loggette. La pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione. L'inclinazione dell'edificio misura 3,9° rispetto all'asse verticale. La torre è gestita dall'Opera della Primaziale Pisana, ente che gestisce tutti i monumenti della piazza del Duomo di Pisa. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Repubblica marinara assieme ad Amalfi, Venezia e Genova, Pisa ha tracce antiche che, per quanto riguarda la presenza dell'uomo nell'area cittadina, sembrano risalire al Paleolitico superiore.
La piazza del Duomo è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO dal 1987, vi si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, detti miracoli (così nominati da Gabriele D'Annunzio nel 1910) per la loro bellezza e originalità: la Cattedrale, il Battistero, il Campo Santo e il Campanile. Da ciò deriva il nome popolare (e improprio) di piazza dei Miracoli, diffusosi poi nel dopoguerra e ancora dopo nell'era del turismo di massa.
Il duomo di Santa Maria Assunta, al centro della Piazza del Duomo, conosciuta anche come Piazza dei Miracoli, è la cattedrale medievale di Pisa nonché chiesa primaziale. Capolavoro del romanico, in particolare del romanico pisano, rappresenta la testimonianza tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla repubblica marinara di Pisa nel momento del suo apogeo.
Il gotico in Italia (gotico “temperato”) ha caratteristiche che lo distinguono notevolmente da quello del luogo d'origine dell'architettura gotica, cioè la Francia, e dagli altri paesi europei in cui questo linguaggio si è diffuso (cioè l'Inghilterra, la Germania e la Spagna). In particolare non viene recepita l'innovazione tecnica e l'arditezza strutturale delle cattedrali francesi, preferendo mantenere la tradizione costruttiva consolidata nei secoli precedenti, e anche dal punto di vista estetico e formale non trova un grande sviluppo lo slancio verticale quasi estatico dell'architettura d'oltralpe. Se da un lato quindi c'era stata un'applicazione precoce di elementi gotici in epoca romanica (i rosoni e le volte a costoloni nel nord-Italia, gli archi a sesto acuto di retaggio arabo in Italia meridionale), dall'altro la tradizione romanica, influenzata dai modelli bizantini, paleocristiani e classici, resistette al principio dell'annullamento delle pareti. Ciò fu dovuto probabilmente anche a questioni puramente pratiche: il clima italiano avrebbe fatto negli edifici coperti di vetrate un "effetto luminescente" nei mesi estivi, per cui la soluzione preferita fu quella di mantenere strutture in massiccia muratura, più fresche, sulle quali si stendevano preziose decorazioni ad affresco. Si ebbe quindi in Italia un compromesso tra romanico e gotico, senza eccessivi slanci in altezza e riduzioni scheletriche delle masse murarie. Una possibile periodizzazione dell'architettura gotica italiana contempla una fase iniziale nel XII secolo con lo sviluppo dell'architettura cistercense, una fase successiva dal 1228 al 1290 di "primo gotico"; le realizzazioni dal 1290 al 1385 sono considerate di "gotico maturo" ed infine l'ultima fase dal 1385 fino al XVI secolo con l'inizio e la prosecuzione di cantieri "tardo gotici" come al Duomo di Milano o di Napoli ed alla Basilica di San Petronio a Bologna.
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche. Da quando l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico. Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
Record aggiornato il: 2025-09-28T01:32:07.686Z