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Autore principale: Moscato, Arnoldo
Publio Elio Traiano Adriano, noto semplicemente come Adriano (in latino: Publius Aelius Traianus Hadrianus; Italica, 24 gennaio 76 – Baia, 10 luglio 138), è stato un imperatore romano, della dinastia degli imperatori adottivi, che regnò dal 117 alla sua morte. Successore di Traiano, fu uno dei "buoni imperatori" secondo lo storico Edward Gibbon. Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggiò per tutto l'impero e valorizzò le province. Fu attento a migliorare le condizioni dei militari. In Britannia costruì un vallo fortificato, il Vallo di Adriano. Inaugurò una nuova strategia militare per l'impero: all'espansione e alla conquista sostituì il consolidamento dei confini e della loro difesa. Mantenne le conquiste di Traiano, a parte la Mesopotamia che assegnò a un sovrano vassallo. Il suo governo fu caratterizzato da tolleranza, efficienza e splendore delle arti e della filosofia. Grazie alle ricchezze provenienti dalle conquiste, Adriano ordinò l'edificazione di molti edifici pubblici in Italia e nelle province, come terme, teatri, anfiteatri, strade e porti. Nella villa che fece costruire a Tivoli riprodusse i monumenti greci che amava di più e trasformò la sua dimora in museo. L'imperatore lasciò un segno indelebile anche a Roma, con l'edificazione del Mausoleo, la Mole Adriana, e con la ricostruzione del Pantheon, distrutto da un incendio.
Memorie di Adriano è un romanzo francese della scrittrice Marguerite Yourcenar pubblicato per la prima volta nel 1951, premiato con il Prix des Critiques. Il libro è organizzato in sei parti, tra cui un prologo e un epilogo: prende la forma di una lunga epistola indirizzata dall'anziano e malato imperatore al giovane amico Marco Aurelio, allora diciassettenne, che poco dopo diverrà suo nipote adottivo. Il libro descrive la storia di Publio Elio Traiano Adriano, l'imperatore romano del II secolo, immedesimandosi nella figura di questo in un modo del tutto nuovo e originale: infatti immagina che Adriano scriva una lunga lettera nella quale parla della sua vita pubblica e privata. L'imperatore si trova così a riflettere sui trionfi militari conseguiti, sul proprio amore nei confronti della poesia, della musica e della filosofia, sulla sua passione verso il giovanissimo amante Antinoo. Nel suo post scriptum all'opera l'autrice osserva che ha scelto Adriano quale soggetto per la sua storia in quanto aveva vissuto in quel momento particolarissimo dell'epoca antica in cui non si credeva più agli dèi, ma in cui il cristianesimo non si era ancora stabilmente insediato nell'animo della gente.
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, showman, attore, regista, sceneggiatore, compositore, montatore e autore televisivo italiano. È soprannominato il Molleggiato per via del suo peculiare modo di ballare. Molto spesso anche autore delle musiche delle sue canzoni (a volte coautore di musica e testi, anche se, secondo la moglie Claudia Mori, spesso li lasciò firmare ad altri), grazie alla sua carriera e ai suoi successi, anche fuori dai confini italiani, è considerato uno dei pilastri della musica leggera italiana. Per tutta la sua carriera iniziata nel 1957 ha interpretato alcuni tra i brani italiani più noti come 24mila baci, Azzurro, Prisencolinensinainciusol, Il ragazzo della via Gluck, con tematiche ambientaliste, fino al più recente L'emozione non ha voce; progetti più recenti come Io non so parlar d'amore, Esco di rado e parlo ancora meno e Mina Celentano, rientrano tra gli album più venduti della storia in Italia. Ha pubblicato oltre quaranta album discografici. Ha partecipato al Festival di Sanremo per cinque volte, vincendolo nel 1970 con Chi non lavora non fa l'amore, in coppia con la moglie Claudia Mori. Raggiunse il successo come cantante anche all'estero verso la fine degli anni settanta in Francia, Unione Sovietica, Germania, Stati Uniti, Cina, Sud America, Grecia e Austria. Oltre che come cantante, è stato attivo nel cinema come attore recitando in circa 40 film, e in televisione dove ha condotto numerosi spettacoli televisivi trasmessi dalla Rai come Fantastico, gli one man show Francamente me ne infischio (premiato con la Rosa d'argento a Montreux), 125 milioni di caz..te e Rockpolitik, spesso accompagnati da critiche e polemiche e coi quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, catalizzando su di essi un forte interesse da parte dei mass media italiani. Gli viene riconosciuto il merito di avere capito i cambiamenti nel mondo della musica e del costume introducendo in Italia, influenzato dal rock and roll proveniente dagli Stati Uniti, un nuovo tipo di musica.
Emily Elizabeth Dickinson nota come Emily Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) è stata una poetessa statunitense, considerata tra i maggiori lirici moderni.
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