Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Caselli, Mario <1943- >
Pubblicazione: Prato : Pentalinea, 2009
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Sistema bibliotecario provinciale pratese consiste di 60 biblioteche; la Biblioteca Lazzerini di Prato svolge la funzione di Centro rete e coordina le biblioteche e i centri di documentazione del territorio. Il sistema comprende le 7 biblioteche pubbliche dei comuni del territorio provinciale, 24 biblioteche specializzate e 29 scolastiche. Fa inoltre parte del Sistema la Biblioteca del Polo universitario di Prato. In tutte le biblioteche comunali del sistema è attivo il servizio di prestito cui il cittadino accede con un'unica tessera. Il sistema dispone di un catalogo collettivo liberamente accessibile online per la ricerca dei documenti in tutte le biblioteche afferenti.
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Gli Zuccherini montanari sono dei biscotti friabili tipici della tradizione dell'Appennino tra Emilia e Toscana, sono diffusi soprattutto nelle province di Bologna, Firenze, Modena e Prato. Vengono preparati seguendo un'antica ricetta che si tramanda di generazione in generazione. I biscotti hanno un impasto molto semplice, simili ad una frolla. Viene poi creata una glassatura che lo rende diverso da ogni altro biscotto, attraverso il procedimento degli antichi montanari, che avviene attraverso la bollitura dello zucchero e dell'anice. L'utilizzo dell'anice rilascia un profumo inebriante, tipico di questi biscotti. Originariamente venivano preparati e offerti agli ospiti per celebrare le feste importanti sulle colline dell'Appennino tosco-emiliano quali Natale, Pasqua e soprattutto in occasione dei matrimoni.. In diversi paesi della zona sono tuttora donati agli ospiti dei matrimoni, insieme a bomboniere e confetti, in segno di buon augurio.L’aggettivo “montanari” è stato aggiunto per distinguerli dagli Zuccherini bolognesi, biscotti che vengono fatti nella città di Bologna e nella pianura limitrofa, simili a quelli montanari per la forma ad anello ma diversi per consistenza e privi della glassatura.Gli Zuccherini montanari sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali sia tra i prodotti emiliano-romagnoli, con il nome zuccherino montanaro bolognese (appennino bolognese), che tra i prodotti toscani con due diverse denominazioni: zuccherini del Mugello (appennino fiorentino – Alto Mugello) e zuccherino di Vernio (appennino pratese – Val di Bisenzio).
La provincia di Prato è una provincia italiana della Toscana, la più piccola provincia italiana sia per superficie che per numero di comuni; questo perché fu istituita nel 1992 per scorporo dalla provincia di Firenze comprendendo soltanto i comuni di Prato (capoluogo), Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. È poi l'ottava provincia toscana per numero di abitanti (256 373), nonché quella con il più alto reddito per abitante.
La Val di Bisenzio si estende nella parte centro-settentrionale della provincia di Prato, insinuandosi a nord tra i rilievi dell'Appennino Tosco-Emiliano e a sud nel cuore della piana pratese e fiorentina, inoltrandosi parzialmente nella provincia di Firenze. L'area geografica si estende lungo il corso del fiume Bisenzio, uno dei principali affluenti di destra del fiume Arno, e occupa, da nord a sud, i territori comunali di Vernio, Cantagallo e Vaiano nell'area appenninica, Prato, Campi Bisenzio e Signa nella piana. Comunemente, comunque, per Val di Bisenzio si intende sola la parte superiore del corso d'acqua, fino allo sbocco in pianura a Prato. la parte successiva fa parte più propriamente della piana pratese e fiorentina, in cui non è possibile riconoscere caratteri geografici, morfologici o storici specifici all'area occupata dal Bisenzio.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T01:40:18.689Z