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Autore principale: Sohn, Andreas
Pubblicazione: Pisa : Pacini ; San Miniato : Comune di San Miniato, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: analitico, Lingua: ita, Paese: IT
Per umanesimo si intende quel movimento culturale, ispirato da Francesco Petrarca e in parte da Giovanni Boccaccio, volto alla riscoperta dei classici latini e greci nella loro storicità e non più nella loro interpretazione allegorica, inserendo quindi anche usanze e credenze dell’antichità nella loro quotidianità tramite i quali poter avviare una "rinascita" della cultura europea dopo i cosiddetti "secoli bui" del Medioevo. L'umanesimo petrarchesco, fortemente intriso di neoplatonismo e tendente alla conoscenza dell'anima umana, si diffuse in ogni area della penisola (con l'eccezione del Piemonte sabaudo), determinando di conseguenza l'accentuazione di un aspetto della classicità a seconda delle necessità dei "protettori" degli umanisti stessi, vale a dire dei vari governanti. Nel giro del XV secolo, gli umanisti dei vari Stati italiani incominciarono a mantenere forti legami epistolari fra di loro, aggiornandosi riguardo alle scoperte compiute nelle varie biblioteche capitolari o claustrali d'Europa, permettendo alla cultura occidentale la riscoperta di autori e opere fino ad allora sconosciuti. Per avvalorare l'autenticità e la natura dei manoscritti ritrovati, gli umanisti, sempre sulla scia di Petrarca, favorirono la nascita della moderna filologia, scienza intesa a verificare la natura dei codici contenenti le opere degli antichi e determinarne la natura (cioè l'epoca in cui quel codice fu trascritto, la provenienza, gli errori contenuti con cui poter effettuare comparazioni in base alle varianti). Dal punto di vista delle aree d'interesse in cui alcuni umanisti si concentrarono maggiormente rispetto ad altre, poi, si possono ricordare le varie "ramificazioni" dell'umanesimo, passando dall'umanesimo filologico all'umanesimo filosofico. L'umanesimo, che trovò le sue basi nelle riflessioni dei filosofi greci sull'esistenza umana e in alcune opere tratte anche dal teatro ellenico, si avvalse anche dell'apporto della letteratura filosofica romana, in primis Cicerone e poi Seneca. Benché l'umanesimo propriamente detto sia stato quello italiano e poi europeo che si diffuse nel XV e in buona parte del XVI secolo (fino alla Controriforma), alcuni storici della filosofia utilizzarono questo termine anche per esprimere certe manifestazioni del pensiero all'interno del XIX e del XX secolo.
Il Senato romano (in latino Senatus) fu la più autorevole assemblea istituzionale nell'antica Roma, organo rimasto invariato nel corso delle trasformazioni politiche della storia dell'Urbe, il cui significato era assemblea degli anziani, e i cui membri erano chiamati Patres (nel significato di patrizio). L'assemblea fu istituita in età regia da Romolo, e sopravvisse anche dopo la caduta dell'Impero Romano fino al VII secolo.
Con l'espressione Italia rinascimentale si indica convenzionalmente l'insieme delle vicende politiche, sociali, economiche e culturali che interessarono la penisola italiana tra XV e XVI secolo, periodo definito col termine Rinascimento.
Per umanesimo veneziano si intende la declinazione storico-geografica del movimento umanista all'interno dell'area della Repubblica di Venezia. Già fiorente a partire dall'inizio del XV secolo grazie all'annessione di Padova, una delle principali roccaforti spirituali dell'eredità petrarchesca, l'umanesimo veneto si caratterizzò essenzialmente in due direttrici: la prima, quella pedagogica, volta alla formazione dei futuri uomini politici dello Stato appartenenti all'aristocrazia; la seconda, quella celebrativo-encomiastica, che trovò espressione nel genere della storiografia. Durante la seconda metà del XV secolo, inoltre, si sviluppò l'editoria libraria a cura del grande Aldo Manuzio, rendendo la città lagunare il centro principale per la diffusione della stampa a caratteri mobili.
Lucera (AFI: /luˈʧɛra/, Luciörë o Lucérë in dialetto lucerino) è una città italiana di 32 011 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Nota per la sua fortezza svevo-angioina e il suo anfiteatro augusteo, fra i più antichi dell'Italia meridionale, possiede un ben conservato centro storico, cuore amministrativo ed economico della città. Dal 1584 al 1806 fu capoluogo della provincia di Capitanata e del contado del Molise ed è tuttora sede vescovile della diocesi di Lucera-Troia. Importante centro culturale della provincia, per la sua posizione strategica nel territorio conserva l'appellativo di chiave di Puglia. Fu insieme a Brindisi uno dei capisaldi della presenza romana in Puglia, città autorizzata a battere moneta e municipio dopo la guerra sociale.
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