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Pubblicazione: S.l. : s.n., 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La Chimera di Arezzo è un bronzo etrusco, probabilmente opera di un'équipe di artigiani attiva nella zona di Arezzo, che combinava modello e forma stilistica di ascendenza greca o italiota all'abilità tecnica fornita da maestranze etrusche. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Firenze ed è alta 78,5 cm. È il simbolo del Quartiere di Porta del Foro, uno dei quattro quartieri della Giostra del Saracino di Arezzo. Il gruppo scultoreo in bronzo rappresenta un leone in posizione aggressiva a bocca aperta e con artigli estroflessi, con una testa di capra che nasce dalla schiena e un serpente a posto della coda che aggredisce mordendo uno dei corni della capra.
Piazza Grande è la piazza centrale di Arezzo, sorta attorno al 1200, è sede della caratteristica Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale. Situata nel centro della città medievale, ha una forma trapezoidale inclinata in modo da facilitare il deflusso dell'acqua piovana. Nel corso dei secoli ha assunto nomi diversi, come platea porocrum e platea Communis.
Le Storie della Vera Croce è un ciclo di affreschi conservato nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo. Iniziato da Bicci di Lorenzo, venne dipinto soprattutto da Piero della Francesca, tra il 1452 e il 1466, che ne fece uno dei capolavori di tutta la pittura rinascimentale.
La Minerva di Arezzo è stata trovata nel 1541 ad Arezzo, durante gli scavi per un pozzo nei pressi della chiesa di San Lorenzo; altri scavi in quella stessa area effettuati all'inizio del nostro secolo hanno prodotto notevoli resti di una grande casa romana.Le circostanze della scoperta sono poco conosciute, e poco chiaro è lo stato originale di conservazione del monumento, forse già nel XVI secolo furono effettuati dei primi restauri in bronzo, gesso e legno, probabilmente filologicamente più corretti rispetto a quelli attuali, che furono effettuati nel XVIII secolo.
La cattedrale dei Santi Pietro e Donato è il principale luogo di culto cattolico della città di Arezzo e cattedrale della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Ubicata sulla sommità del colle dove sorge la città, è posta sul sito di una chiesa paleocristiana e, probabilmente, nel luogo dove anticamente sorgeva l'acropoli cittadina.
Il restauro è un'attività legata alla manutenzione, al recupero, al ripristino e alla conservazione delle opere d'arte, dei beni culturali, dei monumenti ed in generale dei manufatti storici, quali ad esempio un'architettura, un manoscritto, un dipinto, un oggetto, qualsiasi esso sia, al quale venga riconosciuto un particolare valore. Cesare Brandi nella sua Teoria del restauro afferma che il restauro è «il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della trasmissione al futuro», aggiungendo che «si restaura solo la materia dell'opera d'arte».
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