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Autore principale: Toscana, Regione
Pubblicazione: [Firenze] : Regione Toscana, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Comprende:
Allegati
[Progetto speciale]
I finanziamenti alla Chiesa cattolica italiana da parte dello Stato italiano comprendono finanziamenti diretti ed altri tipi di oneri economici e finanziari: l'otto per mille (quote assegnate e ripartizione di quelle non assegnate) finanziamenti a scuole ed università private cattoliche contrattualistica differenziata per gli insegnanti di religione cattolica nella scuola pubblica finanziamenti a mezzi di comunicazione cattolici finanziamenti per infrastrutture di proprietà dello Stato Vaticano finanziamenti per l'assistenza religiosa negli ospedali pubblici esenzioni fiscali
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
La Venerabile Confraternita della Misericordia di Santo Stefano in Pane in Rifredi è un'associazione senza fine di lucro volta all'assistenza e alla beneficenza avente personalità giuridica di diritto privato, d'ispirazione cristiana. È iscritta all'Albo del volontariato (Art.18 Costituzione Italiana) e fa parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie D'Italia. L'Associazione ha sede centrale in via delle Panche 41 a Firenze dove tiene la sua amministrazione. Per le funzioni religiose officia nella pieve di Santo Stefano in Pane e nell'oratorio e cappella nella Misericordia stessa. La Confraternita s'ispira al Vangelo e nello spirito del Concilio Vaticano II come formazione dei più alti valori umani.
La provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige (Autonome Provinz Bozen – Südtirol in tedesco; provinzia Autonoma de Balsan/Bulsan – Südtirol in ladino) è la più settentrionale delle province della regione Trentino-Alto Adige e d'Italia, con 533 349 abitanti e una superficie di 7398,38 km², la seconda provincia più estesa d'Italia dopo la provincia di Sassari. Assieme alla provincia autonoma di Trento e al Tirolo, costituisce l'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, corrispondente (con buona approssimazione) al territorio della regione storica del Tirolo, a cui è legato da motivi linguistici e culturali; inoltre, unitamente al Veneto ed al Friuli-Venezia Giulia, appartiene alla macro-area geografica del Triveneto.
Le medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani sia militari sia civili, comprendono i sistemi premiali ufficialmente adottati dalle varie espressioni istituzionali che si sono riconosciute nella definizione di Stato Italiano (Regno d'Italia, Repubblica Sociale Italiana e Repubblica Italiana) a partire dal 1861. Sono incluse anche le medaglie commemorative di grandi Unità in guerra o quelle relative a campagne militari che pur non essendo ufficiali (ossia non regolamentate da provvedimenti normativi) sono comunque state oggetto di ampia distribuzione e appaiono frequentemente nei medaglieri dei reduci. Ogni insegna è riconoscibile dal relativo nastrino.
Giovani turchi (turco ottomano ژون تركلر turco Genç Türkler o Yeni Türkler o Jön Türkler) è la denominazione con cui la storiografia fa riferimento agli appartenenti a un movimento politico della fine del XIX secolo (prima noti col nome di Giovani ottomani) affermatosi nell'Impero ottomano, ispirato dalla mazziniana Giovine Italia, costituito allo scopo di trasformare l'impero, allora autocratico e inefficiente, in una monarchia costituzionale, con un esercito modernamente addestrato ed equipaggiato. Essi raccoglievano inoltre l'eredità dei Giovani ottomani, movimento semi-clandestino della seconda metà dell'Ottocento che si proponeva obiettivi liberali e costituzionali, contribuendo alla costituzione (Kanun-i Esasi) del 1876. Nel 1915 furono i responsabili del genocidio del popolo armeno, di quello dei greci del Ponto e di quello degli assiri.
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