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Autore principale: Di Fabio, Annamaria
Pubblicazione: Firenze : Giunti, [1998]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La psicologia è la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce, mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale; si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggettive (intrapsichiche), ambientali e/o relazionali (interpsichiche).
Le teorie sulla differenziazione dell'orientamento sessuale nel corso della storia sono state innumerevoli, così come i dibattiti se essa sia più o meno volontaria, al giorno d'oggi vi sono forti prove a sostegno di una causa non controllabile. Tali teorie, che hanno tentato di spiegare il perché dell'esistenza nell'essere umano di diversi "orientamenti sessuali" quali la bisessualità, l'eterosessualità e l'omosessualità, sono state influenzate dalle più disparate correnti di pensiero. L'asessualità viene presa in considerazione raramente e solo in tempi più recenti. Si ricordi tuttavia che i termini di classificazione dell'orientamento sessuale sono nati di per sé da un concetto di devianza da alcuni scritti di Karl-Maria Kertbeny alla fine del XIX secolo. L'indagine stessa sull'orientamento sessuale è nata con il definitivo consolidarsi della scienza moderna e con la società moderna. In tempi anteriori qualsiasi indagine in tale campo è assente, sia per motivi sociali, sia per mancanza di reale interesse al riguardo. Alfred Kinsey, nella seconda metà del XX secolo, disapprovó l'uso di termini rigidi a proposito dell'orientamento sessuale, per questo introdusse il concetto di scala Kinsey, uno dei primi tentativi di introdurre il concetto di una sessualità umana fluida le cui sfaccettature non siano rappresentate a compartimenti stagni, ma secondo un criterio di gradualità anche nel medesimo individuo, a seconda delle circostanze. Infatti l'indagare sull'orientamento sessuale in quanto tale è ben diverso dal'indagare sulla differenziazione dell'orientamento sessuale; in quanto questo prescinde il bisogno di trovare una causa a qualcosa che non necessariamente è causato univocamente o che può essere visto unicamente come o uno o l'altro, per di più senza tenere conto della linea temporale e di vissuto dei singoli individui.
La psicologia cognitiva, anche detta cognitivismo, è una branca della psicologia applicata allo studio dei processi cognitivi, teorizzata intorno al 1967 dallo psicologo statunitense Ulric Neisser, che ha come obiettivo lo studio dei processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate.
Con orientamento professionale si indicano le attività di supporto e di facilitazione alla presa di decisione di un soggetto che si trova a fronteggiare una transizione professionale (scuola/lavoro, disoccupazione/lavoro, lavoro/lavoro). In relazione alla complessità sociale e alla ricorrenza dei momenti di scelta, si tende, nella letteratura sul tema, a non separare il processo di orientamento in fasi (orientamento scolastico, orientamento professionale ecc.) ma a vedere l'orientamento come un processo educativo (ed evolutivo) lungo l'arco della vita. I metodi di orientamento che si concentrano sullo sviluppo di competenze di scelta e di progettazione di sé, del proprio futuro, della propria identità prendono il nome di metodi formativi. In considerazione del moltiplicarsi delle scelte e del bisogno costante per i soggetti di riprogettare il proprio futuro occorre sviluppare competenze di autorientamento affinché le persone possano costruire autonomamente le proprie traiettorie formative, il proprio inserimento professionale e la propria carriera.
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni, dei comportamenti che ne derivano e dell'appartenenza ad una comunità di persone che condividono il suo stesso orientamento sessuale. È importante notare che l'orientamento sessuale è cosa distinta dal sesso biologico, dall'identità di genere e dal ruolo di genere; essi infatti definiscono, rispettivamente, il sesso genetico di una persona determinato dai cromosomi sessuali, il genere a cui sente di appartenere (ovvero se la persona identifica sé stessa come maschio, femmina o altro genere) e le norme sociali sul comportamento di uomini e donne relative ad una determinata cultura ed epoca.Il concetto di orientamento sessuale è applicabile anche a numerose specie del mondo animale, dove sono riscontrati gli stessi tipi di orientamento che sono presenti anche nell'uomo; tuttavia la sessualità animale è differente da specie a specie e da quella umana, e creare parallelismi precisi tra di esse è difficile.
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