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Il banditismo sardo è stata una forma specificamente sarda di criminalità contrassegnata dall'alta presenza di uomini del mondo agro-pastorale e da alcuni elementi essenziali del contesto economico e sociale di quella comunità: la geografia spopolata e deserta, la montagna inaccessibile, l'isolamento del singolo, l'assenza delle istituzioni, l'obbligata solidarietà dei non colpevoli e la rete obbligante delle parentele. L'analisi storica identifica cicli di banditismo in corrispondenza con i mutamenti storici e socio-economici della Sardegna. Puggioni e Rudas nel loro rapporto alla Commissione Parlamentare d'Inchiesta sui fenomeni di criminalità in Sardegna istituita nel 1969 ipotizzarono che il banditismo non fosse l'espressione della violenta cultura pastorale sarda, ma piuttosto una risposta deviata alla violenza esterna, alla prevaricazione secolare, che subordinando e marginalizzando storicamente ed economicamente l'isola, avrebbe spinto il mondo pastorale verso diverse forme di "resistenza" alla sua distruzione, tra cui "l'abnorme fenomeno del banditismo".
La lettura è il processo mentale che permette di decodificare e comprendere informazioni o idee rappresentate in forma visiva o tattile. Prevalentemente il concetto di lettura è collegato al concetto di scrittura, ovvero quel processo culturale appreso che permette la traduzione dei significati di un testo rappresentato per mezzo di simboli alfabetici o meno che possono essere percepiti con la vista, o col tatto (nel caso della scrittura Braille). Altri tipi di lettura possono non essere basati sulle lingue naturali, come nel caso della notazione musicale o dei pittogrammi, e nemmeno sulla scrittura propriamente detta ad esempio la lettura di cartografie topografiche o la lettura della mano. Per analogia, nella scienza dell'informazione, la lettura è l'acquisizione di dati da qualche tipo di memoria.
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